Bollo auto: è caos per un guasto al sistema informatico

Notizia importante per tutti quegli automobilisti che, entro il 31 gennaio scorso, hanno ottemperato al pagamento del bollo auto (scaduto a dicembre 2016). Infatti, stando a quanto riporta il Sole 24 ore, i sistemi di calcolo della Sogei, la società di Information and Communication Technology del Ministero dell’Economia e delle Finanze, avrebbero incontrato difficoltà, tanto da andare in tilt. Così, a causa di questo guasto, ai possessori di un veicolo, che hanno pagato la tassa entro il 31 gennaio 2017, sarebbe stato addebitato una somma aumentata del 30%.

La stessa Sogei che, ricordiamolo, non si è espressa in merito, avrebbe incassato più soldi del dovuto, anche su chi ha ottemperato al pagamento entro i termini previsti. L’errore, secondo le ultime notizie, sarebbe stato causato da un guasto al sistema informatico della Sogei che, senza preavviso, avrebbe sanzionato anche quelle persone in regola con i pagamenti. Il malfunzionamento ha, così, colpito banche, uffici postali, tabaccherie e altri terminali che prevedono il saldo del bollo auto; per le agenzia di pratiche auto, viceversa, i tecnici della società hanno bloccato tutto, limitando quantomeno il disagio. Le regioni colpite da questa grana sono state Friuli-Venezia Giulia, Marche, Molise, Sardegna e Veneto. Gli automobilisti residenti in queste zone, che sono stati coinvolti in questo disagio, potranno chiedere il rimborso

Per ottenere la somma versata in più, come spiegato dal sito dello Studio Cataldi, l’automobilista in questione dovrà presentare reclamo con la copia della ricevuta del pagamento. Tuttavia, le modalità di rimborso cambiano in base alla regione. In Veneto e Molise, infatti, chi presenta istanza dovrà notificare il proprio iban attraverso un modulo scaricabile dal sito della propria regione di appartenenza. In Sardegna e Friuli Venezia Giulia, invece, la richiesta di rimborso dovrà pervenire presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate.

Discorso totalmente diverso per quegli automobilisti che, informati dell’errore il 31 gennaio stesso, non hanno pagato il bollo auto. In questo caso, questi ultimi saranno sanzionati causa ritardo nei pagamento secondo il cosiddetto “ravvedimento operoso veloce” che, ricordiamolo, può avvenire entro il 14esimo giorno con un aumento dello 0,1% giornaliero.