Andrea Iannone, cuore diviso tra Ducati e Aprilia: “Tiferò per loro”

L’ex pilota MotoGP Andrea Iannone guarderà il GP di Valencia in TV. Nelle vittorie di Ducati e Aprilia c’è anche il suo zampino.

Andrea Iannone (Ansa)
Andrea Iannone – Motori.News

Andrea Iannone guarderà da casa l’ultimo Gran Premio del 2022. Sul circuito di Valencia Ducati e Pecco Bagnaia sono vicini ad un traguardo storico rincorso per 15 anni, dopo l’ultimo trionfo di Casey Stoner nel 2007. Un percorso lungo e non facile, che ha trovato uno dei punti di svolta proprio con la prima vittoria dell’era Dall’Igna firmata dal pilota abruzzese in Austria (2016).

‘The Maniac’ ha corso quattro stagioni in sella alla Desmosedici GP, prima di dirottare in Suzuki nel biennio 2017 e 2018 e infine approdare in Aprilia nel 2019. Qui ha stretto un grande rapporto professionale e umano con Massimo Rivola, a.d. della Casa di Noale, e gli altri uomini del brand veneto, che all’epoca non avevano ancora il potenziale per puntare al podio, ma che lasciava trapelare già un consistente ottimismo.

Andrea Iannone diviso tra Ducati e Aprilia

Andrea Iannone (Ansa)
Andrea Iannone – Motori.News

Oggi Andrea Iannone guarda con un certo orgoglio a entrambi i marchi italiani, al top della classe regina, consapevole di aver dato il suo piccolo ma importante contributo alla loro crescita. “Sono contento per entrambe: con la Ducati ci siamo tolti soddisfazioni importanti e segnato un percorso positivo“, ha ammesso in una intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’. “In Aprilia abbiamo tracciato la strada. Ovviamente tiferò per loro“. Tra i ricordi più lieti della sua carriera ci sarà sempre la prima vittoria al Red Bull Ring con la Rossa nel 2016. “Fu storica e incredibile, una goduria: lì la Ducati volava, non potevamo perdere“.

Andrea Iannone riserba anche un ottimo ricordo della sua unica stagione MotoGP con la RS-GP, prima che risultasse positivo al controllo antidoping in Malesia. Rivola e i vertici della Casa veneta gli sono rimasti sempre vicino, fino alla sentenza definitiva del Tas di Losanna che lo ha condannato ad uno stop di quattro anni. “Mi dispiace solo di non aver avuto la possibilità di scoprire cosa avremmo potuto fare insieme“.

Ora il titolo iridato è nelle mani di Pecco Bagnaia, con Ducati vicina alla conquista della Triple Crown. Un risultato che premia un meticoloso e pregevole lavoro che Gigi Dall’Igna porta avanti da molti anni. “Hanno una moto velocissima con cui fanno forte tutti i piloti e una tecnologia spesso copiata dagli altri team: è una cosa che è motivo di orgoglio per tutta l’Italia“.