Auto intestata a un altro, MAI guidarla: raffica di multe in tutta Italia

Molte persone si chiedono se sia possibile guidare una macchina non intestata. Nel nostro Paese ci sono regole molto chiare, in base a diverse situazioni. In alcuni casi è possibile eseguire questa mossa, non andando assolutamente contro la legge. Altre volte, invece, non è possibile mettersi alla guida di una macchina non propria, andando verso multe salatissime. Ma cosa è successo diverso tempo fa? Ecco il racconto di una vicenda che ha fatto molto discutere.

Auto intestata ad un altro
Auto intestata ad un altro – Motori.News

Guidare una macchina intestata a un altro è possibile farlo solo in determinati casi. Infatti, altre volte il rischio è quello di subire problemi durante un controllo degli agenti. Si rischia, infatti, di dover mettere pesantemente mano al portafoglio, pagando una sanzione amministrativa davvero molto alta.

Una apposita del legge del 2014, infatti, ha regolato l’uso delle auto non intestate. Nessun problema se siete familiari conviventi dell’intestatario dell’auto. In tal caso, l’uso della macchina non intestata è assolutamente consentito. Non sarà, dunque, necessario segnalare alcunché alla Motorizzazione.

Le cose cambiano, invece, se l’auto sia stata prestata a un familiare non convivente o a un amico. In tal caso, infatti, non si dovrà segnalare nulla se l’uso sarà sporadico o, comunque, non superiore ai 30 giorni. Se, invece, il prestito è duraturo e continuativo, allora non si potrà condurre l’auto senza aver segnalato la cosa alla Motorizzazione.

Oltre i 30 giorni, quindi, sul libretto di circolazione dell’auto dovrà essere segnalato anche il nome del beneficiario del prestito. In caso di omessa segnalazione, le multe possono arrivare anche a superare i 2.500 euro, oltre al ritiro della carta di circolazione.

Ma che cosa è avvenuto di recente? Quale episodio ha causato diversi problemi a intestatario e beneficiario di una macchina? Andiamo a scoprire ogni dettaglio di questa incredibile vicenda.

Ecco la clamorosa multa subita per aver guidato una macchina non sua: il racconto della vicenda

A Firenze qualche tempo fa, gli agenti preposti al controllo delle norme stradali hanno fermato una macchina sospetta all’interno di un parcheggio di un supermercato. Essi sono rimasti insospettiti dalla presenza di un materasso sul tettuccio e da uno stato generale dell’auto non proprio ottimale. Che cosa hanno riscontrato?

Multa auto
L’incredibile vicenda avvenuta a Firenze: ecco tutto quello che è successo – Motori.News

L’auto fermata è stata una Renault Mégane. La persona, dopo la richiesta dei documenti da parte delle forze dell’ordine, ha dapprima finto di non essere alla guida del mezzo. Successivamente, invece, si è convinto a mostrare i documenti. Tutti i dati sono stati segnalati dagli agenti alla centrale.

Ciò che è stato scoperto ha avuto davvero dell’incredibile sotto diversi aspetti. Per prima cosa, il rumeno fermato era sprovvisto di regolare patente di guida. Egli, quindi, è stato sanzionato con una ammenda di 5.000 euro.

Inoltre, è stato scoperto che egli non il proprietario della Renault Mégane fermata. Infatti, la vettura apparteneva a un suo connazionale. Ma ciò che è stato ulteriormente scoperto ha davvero del pazzesco. Infatti, quest’ultimo aveva ben 220 macchine intestate a suo nome. In pratica, l’uomo fungeva da prestanome e “prestava” l’auto ad altre persone dietro un corrispettivo in denaro.

Incredibile la multa che dovrà ora pagare il “furbetto”. Infatti, dovrà ora versare una sanzione di ben 530 euro per ogni auto intestata. Il totale arriva all’incredibile somma di 116.000 euro.

Ma non è finita qui. Incredibilmente, lo stesso rumeno si è reso protagonista di un’altra mossa del tutto illegale. Infatti, è stato fermato alla guida di un furgone di sua proprietà. Nulla di grave? Apparentemente sì, se non fosse che all’interno del mezzo è stata riscontrata la presenza di rifiuti speciali senza un adeguato permesso. Alla super multa di prima, se n’è, dunque, aggiunta un’altra di 3.200 euro per questa violazione.