Le auto hanno tutte un costo diverso. Nel prezzo complessivo incidono diversi fattori, come potenza, cilindrata, prestigio del marchio e tanti altri elementi ancora. Scopriamo l’auto più economica del mondo. Ecco gli incredibili dettagli su questo modello di macchina dal costo davvero molto basso.
Stai pensando di acquistare una macchina nuova, ma non riesci a trovare la soluzione migliore per quanto concerne il rapporto qualità prezzo? Ti capiamo. Non sempre, infatti, è facile scegliere il modello migliore, in base alle proprie esigenze d’uso. Vista l’ingente spesa da fare, quindi, non ci si può permettere di sbagliare la scelta.
I fattori da considerare al momento dell’acquisto riguardano diverse cose. La sicurezza generale è, di sicuro, l’aspetto più importante da considerare. Anche le prestazioni che l’auto riuscirà ad assicurare sono un elemento da considerare in fase di scelta. Una componente che incide in maniera importante riguarda anche gli effettivi consumi di carburante.
In generale, chiunque può scegliere il modello di auto, informandosi bene sui pro e i contro di un determinato modello. Negli ultimi anni, inoltre, stiamo vivendo un processo di transizione ecologico. Dal 2035 le macchine a benzina e diesel non potranno più essere vendute. Tutte le case automobilistiche, quindi, stanno proponendo modelli di auto elettriche o ibride.
Sai che nel mondo circola una macchina incredibilmente economica? Sarà questo l’oggetto del nostro articolo. Ecco il pazzesco prezzo di acquisto di questo specifico modello. Analizziamo la vicenda e tutti i dettagli della vettura.
L’auto con il prezzo più basso di tutte: ecco cosa c’è da sapere
Siamo sicuri che la cosa ti sorprenderà, ma fra il 2009 e il 2018 in commercio si è avuta la presenza di un modello di macchina dal prezzo davvero sbalorditivo. Ci riferiamo alla Tata Nano, prodotta dalla casa automobilistica indiana Tata Motors. Nonostante l’incredibile prezzo d’acquisto, la vettura è stata tolta dal mercato, a causa delle poche vendite e di molte critiche ricevute.
Partiamo subito col dire, come tale auto sia stata pensata esclusivamente per il mercato indiano e per le nazioni confinanti. Essa, quindi, non è mai circolata nelle altre parti del mondo. Il prezzo d’acquisto era di appena 100 mila rupie. In pratica con meno di 1.500 euro – precisamente 1.469,29 euro – era possibile diventare proprietari di questo mezzo motorizzato a quattro ruote.
A quale scopo era stata progettata la Tata Nano? L’azienda indiana aveva pensato a questa macchina per poter raggiungere anche le fasce con reddito più basso presenti nel grande Stato asiatico. Un mezzo che doveva consentire gli spostamenti anche delle famiglie più povere.
Il tutto, però, si è rivelato un vero e proprio insuccesso. La macchina pensata per tutto il popolo si è rivelata un grandissimo fallimento. Molti indiani hanno continuato a sfruttare le loro bici o i loro scooter. Scopriamo cosa non ha funzionato.
Il fallimento della Tata Nano
La Tata Nano era una vettura di piccole dimensioni e con una lunghezza di 3 metri e 10 cm. Essendo stata progettata solo per il mercato indiano, tutte le auto prodotte presentavano il volante a destra.
Questo modello era omologato per portare a bordo quattro persone in totale. Le famiglie indiane si sarebbero dovute spostare con questo mezzo, ma in realtà le vendite sono state incredibilmente basse nonostante il costo vantaggioso.
La Tata Nano era fornita di un propulsore bicilindrico da 30 CV. Incredibilmente, nonostante il prezzo basso e i dettagli tecnici accettabili, le vendite degli ultimi anni sono state incredibilmente basse, considerando anche la grandezza del territorio indiano e l’elevatissimo numero di abitanti.
Un vero e proprio fallimento, il quale ha portato la Tata Motors a ritirare l’auto dal mercato, interrompendo la produzione. L’obiettivo era quello di convincere la popolazione a lasciare da parte i motorini – ritenuti molto pericolosi in India – e acquistare una vettura più sicura. Ma gli indiani più poveri hanno continuato a girare con altri mezzi, mentre quelli più benestanti non hanno mai preso in considerazione l’opzione Tata Nano.