Autobus, controlli a tappeto per i passeggeri: se ti fermano la multa è un salasso

A partire da lunedì 9 maggio 2022, cambiano molte regole che hanno a che fare con i mezzi pubblici, in particolare con gli autobus e i passeggeri. A bordo degli autobus saranno effettuati rigidi controlli sui viaggiatori, mettendo in atto il piano anti evasione, che consente di ridurre la percentuale di passeggeri che con furbizia, viaggia senza pagare il biglietto dell’autobus.

Controlli sui bus
Controlli sui bus – Motori.News

I passeggeri dal 9 maggio in poi potranno salire sull’autobus soltanto dalla porta anteriore, lì ci sarà il conducente pronto a verificare il titolo di viaggio di cui il passeggero dovrebbe essere in possesso. L’autista stesso andrà a timbrare eventuali biglietti.

Chi invece non avrà alcun biglietto da timbrare potrà acquistarlo direttamente dal conducente dell’autobus, pagando un sovrapprezzo di €2. Qualora ci dovessero essere utenti non provvisti di biglietti, il conducente è in obbligo di contattare il controllore per effettuare il controllo ed eventualmente multare chi non rispetta la legge.

Acquisto del biglietto e modalità di uso

Il biglietto può essere acquistato direttamente sull’autobus, fornito dall’autista ha un costo di €2 piuttosto che €1,30, con la durata di 90 minuti. Il biglietto in questione potrà essere utilizzato su tutte le altre linee per un’ora e mezza. Per velocizzare le operazioni di acquisto dei biglietti viaggio, i passeggeri sono invitati a munirsi di monete da €2 da €1, oppure di banconote di piccolo taglio che facilmente possono essere scambiate.

Per quanto riguarda gli autobus della rete urbana, anche qui biglietto costerà €2, però a differenza dei precedenti, può essere utilizzato soltanto per la corsa singola e senza fasce orarie.

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Ecco perché sono state applicate delle nuove norme

Queste nuove regole sono state applicate proprio per cercare di contrastare la cattiva abitudine che riguarda almeno il 5% o il 7% di coloro che usufruiscono degli autobus urbani senza pagare. In questo modo si vorrebbero andare a recuperare gli introiti mancanti che raggiungono un totale di 1,5 – 2 milioni l’anno, che possono essere investiti per migliorare il servizio. Chiunque si lamenta degli autobus non in condizioni performanti, della scarsità del servizio che avrebbe bisogno di ritocchi e perfezionamento, nessuno però paga volentieri. Le conseguenze sono proprio queste.

Il progetto è stato richiesto e poi accettato dalle organizzazioni Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal che dopo una prima fase di osservazione e di attenta analisi del problema, ha deciso di attivare severi controlli e conseguenze rigide e gravi per i trasgressori furbetti con lo scopo di combattere l’evasione tariffaria e riservare a tutti gli utenti lo stesso trattamento e le stesse possibilità.