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Autostrade deve rimuovere il Tutor, il brevetto è copiato

Il sistema Tutor, utilizzato dalla società Autostrade per rilevare gli automobilisti dal piede pesante, deve essere rimosso. Lo ha stabilito la Corte d’Appello di Roma, secondo la quale il sistema sarebbe la copia di un brevetto di un’azienda toscana. La società Craft di Greve di Chianti sarebbe, secondo i magistrati, la proprietaria del sistema che permette di controllare la velocità media ed istantanea degli automobilisti.

Sempre secondo i magistrati che hanno deciso l’eliminazione del sistema Tutor, la società Autostrade dovrà eliminare e distruggere tutte le apparecchiature attualmente installate. Per ogni giorno di ritardo la multa sarà di 500 €. Autostrade per l’Italia ha già risposto dicendo che si accollerà la sanzione, ma non rimuoverà il Tutor sino a quando non lo avrà rimpiazzato con un sistema simile.

Il Tutor ha permesso di sanzionare nel solo 2017 oltre 500 mila eccessi di velocità, che hanno portato nelle casse di Autostrade per l’Italia una cifra di circa 100 milioni di euro. L’azienda toscana Craft non verrà indennizzata, nonostante avesse preteso un risarcimento di 7,5 miliardi di euro.

La sostituzione del Tutor avverrà in un tempo stimato di circa 3 settimane (multa attorno ai 10-11 mila €). Probabilmente alla fine si arriverà ad un patto di acquisizione del brevetto di Craft da parte di Autostrade. Il tutto previa un conguaglio economico importante.

La sentenza della Corte d’Appello sarà impugnata in secondo grado alla Corte di Cassazione da Autostrade. La storia del Tutor inizia nel 1999 quando il titolare della Craft, Romolo Donnini, inventa e brevetta un sistema di sorveglianza del traffico. Il progetto sarebbe capace di rilevare i numeri di targa e di calcolare la velocità media di un’autovettura tra due rilevatori posti ad una distanza variabile.

Il brevetto fu depositato dallo stesso Donnini con il numero 013.10318, che mostrò il progetto ad Autostrade, allora apparentemente poco interessata al Tutor. Nel 2004 poi Polizia stradale ed Autostrade per l’Italia annunciarono l’invenzione e la successiva introduzione del Tutor come oggi lo conosciamo. Secondo la Craft questo è stato un plagio, da allora è iniziata la battaglia legale.

Autostrade continua, però, a sostenere che i suoi sensori, piazzati sotto l’asfalto, siano differenti dalle telecamere del sistema della Craft. Non ci resta quindi che aspettare il nuovo Tutor che Autostrade introdurrà entro maggio. Sino ad oggi questo sistema ha diminuito di oltre il 70% i morti sulla rete dove è attivo.

Giuliano Belfiore