Autovelox, supera il limite di 47 km/h: oltre alla multa rischia 4 giorni di galera

In Svizzera, tutto è possibile tranne scherzare con gli autovelox e con i limiti di velocità. Le regole a questo proposito sono veramente rigide e non si può fare altro che accettarle e rispettarle se non si vuole andare incontro al peggio.

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Soprattutto gli italiani non ci credono e non immaginano nemmeno ma la situazione in Svizzera è veramente molto diversa da quella italiana.

Non tutti sanno che in Svizzera, si rischia la galera per guida sotto i 50 Km/h. Un episodio alquanto strano è accaduto in Val Mustair, la protagonista del fatto è una guidatrice italiana che con il limite imposto 30km/h, percorreva la strada a 47km/h. La donna ha ricevuto una multa e la  comunicazione penale.

Ecco cosa è successo in Svizzera a causa di un autovelox

In Svizzera se non si paga entro i termini prestabiliti una somma che si aggira intorno ai 750 franchi, sono previsti giorni di carcere, oppure di lavori pubblicamente utili. In Italia quando a commettere un’infrazione è un’auto con la targa svizzera, non c’è lo stesso rigore.

La donna multata dovrà correre nell’immediato ai ripari e quindi pagare la multa per aver sforato il limite oltrepassato, seppur di poco, se non vuole correre il rischio di dover affrontare 4 giorni di carcere. La situazione è paradossale eppure è proprio così.

Quando l’autovelox si accerta del superamento del limite di velocità, si va alla ricerca d’ufficio di tutte le informazioni che consentono di individuare la persona che ha commesso l’infrazione, per poi notificare la multa a casa anche se questa dovesse trovarsi in Italia.

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Cosa succede se il trasgressore non paga la multa in tempo

Nel caso in cui il trasgressore non dovesse decidere di pagare entro i termini, il numero di targa viene memorizzato nei computer della Polizia cantonale e delle Guardie di Confine. Questi non appena l’auto richiede di passare la frontiera, sono in dovere di chiedere prima di tutto di pagare, anche sul luogo l’importo con gli interessi. In caso contrario, non è possibile passare la frontiera.

Le telecamere ai varchi doganali e nei Cantoni hanno memoria di 6 o 7 mila targhe straniere per cui scappare è impossibile. Ci vogliono pochissimi secondi per identificare una targa che fa parte della “black list”, a quel punto viene lanciato l’allarme ed ecco fatto. Il conducente viene obbligato sul posto a pagare l’importo volente o nolente. Se dovesse negare il pagamento scatta direttamente il fermo cautelativo del veicolo. Il mezzo a questo punto viene rilasciato soltanto a seguito del pagamento della multa.