Biciclette, i prossimi anni cambierà tutto: cosa potrebbe accadere

Arrivano tante novità per utilizzare in Italia le biciclette in modo più sicuro. Entro il 2024 verranno realizzate nuove piste ciclabili, come previsto dal Piano generale della mobilità ciclistica urbana ed extraurbana approvato dalla Conferenza unificata Stato-Regioni.

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Con l’approvazione del Piano generale della mobilità ciclistica urbana ed extraurbana per il biennio 2022-2024 sono in arrivo nel nostro Paese tante novità sul fronte della mobilità, in particolare per l’uso delle biciclette.

Infatti, in linea con l’Unione europea, il piano prevede la realizzazione di nuove piste ciclabili, per incrementare la mobilità green. Vediamo nel dettaglio cosa accadrà nei prossimi mesi.

Cosa prevede il Piano della mobilità ciclistica urbana ed extraurbana

Approvato di recente dalla Conferenza unificata Stato-Regioni e predisposto dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, il Piano generale della mobilità ciclistica urbana ed extraurbana per il biennio 2022-2024 mira a promuovere un cambiamento rivoluzionario sull’utilizzo della bicicletta.

Come previsto dal piano, sulle strade dovranno esserci più bici per causare una riduzione degli incidenti e per questo occorre impegnarsi nel mettere in atto questo cambio di passo radicale.

Secondo il piano, bisogna cominciare

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dagli studenti delle scuole di primo grado e raggiungere tutti i cittadini, per poi coinvolgere anche gli operatori economici.

La bicicletta mezzo ecologico e conveniente

Riacquista quindi in pieno la sua dignità la bicicletta, molto spesso snobbata, ma che tuttavia ad oggi è il mezzo di trasporto in assoluto più conveniente ed ecologico. Non solo, è anche sicuro ed efficiente e consente di far spostare persone e merci in modo molto agevole.

Il piano ha messo in evidenza le differenze tra Nord e Centro-Sud, dove è ancora molto limitato l’utilizzo della bici. Tuttavia, pare che si sia verificato un aumento delle infrastrutture ciclabili e dei servizi di bike sharing nel sud Italia, in particolare negli ultimi 5 anni.

Gli investimenti comunque ci sono, e il Pnrr ne prevede due. Si tratta delle ciclovie turistiche, con 400 milioni di euro per gli anni dal 2021 al 2026 che verranno assegnati a Regioni e Province autonome. L’altro investimento riguarda le ciclovie urbane, per le quali sono previste risorse per 200 milioni di euro tra 2022 e 2026.