Blocco auto, scatta il divieto di circolazione in queste zone: 658 euro di multa

Un nuovo blocco auto sta per colpire queste categorie dei veicoli: multe salate e divieti stringenti in arrivo per tanti.

Divieto di circolazione
Divieto di circolazione – Motori.news

Le auto storiche sono delle vere e proprie opere d’arte su quattro ruote che raccontano la storia dell’automobilismo e della società. Per questo motivo sono apprezzate da molti appassionati che le conservano con cura e le espongono in numerose manifestazioni dedicate al loro valore culturale ed economico.

Ciò che non toglie che le auto storiche siano dei veicoli che devono rispettare le norme del Codice della Strada e le limitazioni imposte per motivi di sicurezza e di tutela ambientale. In particolare, a Roma è entrato in vigore un divieto di circolazione per le auto storiche all’interno della Fascia Verde ZTL, che comprende quasi tutto il territorio comunale. Le novità relative al blocco auto.

Il nuovo divieto di Roma che colpisce anche le auto storiche con il blocco auto

Il divieto riguarda tutte le automobili a benzina fino a Euro 2, a gasolio fino a Euro 3 e per le moto fino a Euro 11, senza alcuna distinzione tra veicoli storici certificati e veicoli più vecchi.

Questo significa che chi possiede un mezzo che ha superato i 20 anni di età non può né accedere, né circolare e né sostare all’interno della Fascia Verde ZTL dal lunedì al sabato.

Auto d'epoca di lusso - blocco auto
Auto d’epoca di lusso – Motori.news

La decisione del Sindaco Gualtieri ha scatenato la protesta dell’ASI (Automotoclub Storico Italiano) e dell’ACI (Automobile Club d’Italia), che hanno presentato un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica per ottenere l’annullamento dei decreti e delle delibere che vietano la circolazione dei veicoli storici.

Le due associazioni chiedono una deroga per i veicoli che hanno una certificazione storica rilasciata da enti autorizzati, a patto che i veicoli in questione non siano impattanti a livello ambientale.

L’ASI sostiene infatti che i veicoli storici certificati sono pochissimi rispetto al parco circolante totale (lo 0,25%) e percorrono una media chilometrica annua bassissima (circa 1000 km), quindi non determinano un impatto ambientale significativo.

Inoltre, l’ASI ritiene che i veicoli storici siano una risorsa culturale ed economica per il Paese e che la loro possibilità di circolare in maniera controllata rientri tra le azioni di tutela e salvaguardia.

Il contrasto tra il fascino storico e la lotta all’inquinamento globale

La vicenda delle auto storiche a Roma è emblematica di un contrasto tra due esigenze: quella di ridurre l’inquinamento atmosferico causato dai trasporti e quella di preservare il patrimonio storico rappresentato dai mezzi d’epoca. Divieti simili si sono visti in altre città italiane come Torino, Milano o Genova, ma spesso sono state previste delle deroghe per i veicoli certificati come storici.

Auto d'epoca parcheggiate
Auto d’epoca parcheggiate – Motori.news

La soluzione ideale sarebbe quella di trovare un equilibrio tra queste due esigenze, garantendo ai possessori di auto storiche la possibilità di circolare con criteri ragionevoli e limitati nel tempo e nello spazio, senza compromettere la qualità dell’aria e la salute dei cittadini. Per raggiungere questo obiettivo è necessario un dialogo costruttivo tra le istituzioni, le associazioni e gli appassionati.

In ogni caso, è sempre bene ricordare che guidare è una responsabilità che richiede prudenza e rispetto delle regole. Sia che si tratti di auto moderne o antiche, bisogna sempre prestare attenzione alle condizioni della strada, del traffico e del proprio mezzo.