Bollo auto: altra mazzata sui veicoli storici?

Altra mazzata in arrivo per una buona parte di automobilisti residenti in Italia? Si sa, la questione bollo auto ha da sempre rappresentato un problema per lo Stato che, ogni giorno che passa, viene attaccato per una tassa definita inutile da più parti.

Su questo tema, la proposta, già ampiamente svelata da Carlo Calenda, Ministro dello Sviluppo Economico, sta facendo storcere il naso specialmente a chi possiede veicoli Euro 0, 1, 2, 3. In soldoni: la Commissione Ambiente del Senato deve valutare la mozione, secondo la quale il costo del bollo auto deve dipendere dalla classe ambientale del veicolo e non dalla potenza del mezzo, come avviene attualmente. Una proposta che rischia di far impoverire ancora di più quei cittadini che faticano ad arrivare a fine mese.

All’AdnKronos, Laura Puppato, senatrice PD e componente della Commissione ambiente del Senato, ha detto la sua sull’argomento: “Questa ipotesi rientra in una prima fase di avvio di un tipo di valutazione economica basata non sono sul Pil, ma anche sulla sostenibilità e sulla giustizia ambientale. Il 2017 è stato il primo anno in cui alcuni indicatori del Benessere Equo e Sostenibile sono entrati nella manovra finanziaria. La speranza è che questa iniziativa possa essere inserita nella Legge di Bilancio 2018”. Insomma, il Governo sta facendo di tutto per liberarsi, è proprio il caso di dirlo, delle auto “datate”. Inoltre, basandosi sulla proposta, anche i veicoli storici ventennali (che sono tutti Euro 0,1,2,3), rientrerebbero nella lista nera, con ancora più rincari per il pagamento del già esistente bollo auto.