Bollo auto storiche: ecco la ricetta per reintrodurre le agevolazioni

Quando si parla di veicoli storici, la mente degli appassionati va, ormai, alla fine del dicembre 2014, mese nel quale è stata eliminata l’esenzione per le cosiddette ventennali. Fino a poco tempo fa bastava che un mezzo avesse almeno 20 anni di età per definirsi “d’epoca”, con tanti saluti al pagamento del bollo auto-moto in tutta la sua totalità. Però, soprattutto a causa delle casse statali che, giorno dopo giorno, si svuotano come non mai, la situazione è cambiata.

Ed è cambiata in negativo perché, la cancellazione del bollo agevolato per i mezzi con meno di 30 anni di età, ha portato all’apertura della crisi per il settore storico dei veicoli. Su questo argomento, il presidente del Registro Italiano Veicolo Storici, Rossano Nicoletto, attraverso il proprio sito ufficiale (rossanonicoletto.it), ha voluto dire la sua. Estrapolando una parte del suo ragionamento, si capisce chiaramente come il numero uno del RIVS voglia trovare una soluzione attraverso proposte mirate a difendere l’intero settore “storico” e gli appassionati. Una sorta di cambiamento che farebbe bene a tutti, compreso allo Stato.

La situazione bollo veicoli storici regione per regione (rossanonicoletto.it)

Secondo Nicoletto, il Motorismo Storico, avrebbe bisogno di normalità e dell’unione di tutte le forze (enti ed appassionati), utili per recarsi al governo e presentare richieste interessanti. Esempio, come scrive testualmente il presidente del Registro Italiano Veicoli Storici, ci vorrebbe una:

“Liberalizzazione del settore, con l’ingresso di altri soggetti, tutti assoggettati a controllo e a revisione del riconoscimento in base alla serietà operativa su base annua. Un po’ come avviene per gli enti riconosciuti dal Registro CONI, che devono confermare ogni anno la propria rappresentanza sul territorio.

“L’Introduzione di un coordinamento/tavola rotonda di tutti questi enti, sempre sul modello di coordinamento delle federazioni sportive, che possa dialogare facilmente, attraverso i propri rappresentanti, col governo e con gli enti locali, per tutte quelle problematiche attinenti alle agevolazioni, ma anche alle manifestazioni che vengono tuttora organizzate, spesso senza la necessaria preparazione e professionalità.

– “La Reintroduzione delle agevolazioni fiscali, naturalmente adeguando le cifre richieste.

– “L’Introduzione di un regolamento che snellisca le pratiche per le immatricolazioni e le reimmatricolazioni di veicoli provenienti dall’estero, per evitare che valanghe di denaro finiscano nei paesi UE, per ritrovarci comunque il medesimo mezzo circolare regolarmente in Italia”.

Tutte richieste interessanti, utili a risolvere o, quantomeno, limitare un problema che sta causando una grave crisi al settore storico dei veicoli. E, ripetiamo, ancora oggi, in virtù della decisione del Governo, ne stanno facendo le spese non solo gli appassionati, ma anche artigiani e tappezzieri che hanno visto diminuita la percentuale di lavoro.

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