Buoni carburante, attenzione alla truffa: se fai questo ti svuotano tutto il conto corrente

Tutti i giorni non si fa altro che sentir parlare di truffe, se ne aggiunge una al minuto. Chi non è mai stato vittima di una truffa nel 2022, si può ritenere davvero molto fortuna.

Truffa carburanti
Truffa carburanti – Motori.News

La gran parte di queste, sono ben studiate e organizzate al dettaglio, con estrema furbizia, con l’obiettivo di far soldi senza la minima fatica, ovviamente senza farsi beccare dalle forze dell’ordine altrimenti il gioco finisce prima di iniziare.

Sono in tanti gli italiani vittime dell’ultima truffa che ha a che fare con il carburante. A causa del rincaro dei prezzi, molte famiglie italiane scelgono di non usare l’automobile per risparmiare. Preferiscono infatti usare i mezzi pubblici e rinunciare alla propria indipendenza piuttosto che fare carburante una volta a settimana e sprecare soldi quasi inutilmente. Ma questo non serve.

La truffa che spopola sui social, ecco come ottenere il bonus carburante

Proprio facendo leva su questo periodo di debolezza comune, i truffatori cercano di estorcere denaro alle proprie vittime scegliendole bene tra tante. La nuova truffa è quella del buono carburante, che viene sponsorizzata su WhatsApp. Tutto ha inizio da un messaggio, sull’app o no, fa poca differenza.

I truffatori inviano un messaggio WhatsApp alle vittime. In questo sms viene promesso un buono di benzina da €100. Per ottenerlo bisogna soltanto seguire le istruzioni allegate al termine del messaggio. La prima cosa da fare è cliccare sul link fornito via sms o via mail, poi compilare la scheda con tutte le informazioni richieste, dal nome ai dati della propria carta ed ecco fatto.

In questo modo, il truffatore riesce ad accedere alla carta di credito della persona truffata per fare qualunque cosa. In un secondo momento, quando è ormai troppo tardi, la vittima si ritrova all’improvviso senza €1 sul conto corrente e allo stesso tempo senza il buono benzina al quale mirava.

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La tecnica Whatsapp per le truffe, è una tra le popolari ma non è l’unica

Questa tecnica viene utilizzata sia tramite mail che tramite sms ormai da tempo. Ma non è l’unica, molte altre truffe girano online alla stessa maniera. Nell’ultimo periodo per esempio a scatenare il panico è stato un messaggio arrivato alle vittime, da parte del Ministero della Salute. Chi finge di essere il Ministero, informa le vittime che il Green pass è stato clonato e che per questo motivo, bisogna scaricarlo di nuovo fornendo da zero tutti i dati sensibili.

Ecco perché bisogna sempre diffidare da messaggi del genere che lì per lì possono sembrare sms comuni, innocui ma che in realtà sono delle vere e proprie truffe dalle quali è meglio tenersi ben lontani. Spesso queste si poggiano alle banche e ai sistemi di credito riproducendone addirittura il logo. Ma la differenza c’è e si vede, anzi è proprio evidente.