“C’era meno ipocrisia”: l’ultima sferzata del boss Honda MotoGP

C’è un clima più sereno tra i piloti MotoGP. Ma è davvero così? Ecco come la pensa il boss Honda sull’argomento.

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Da Pedrosa-Lorenzo a oggi, il commento del boss Honda – MotoriNews

La MotoGP non è certamente immune da cambiamenti. Il campionato del mondo si evolve, non manca il cambio generazionale con nuovi piloti protagonisti per la corona mondiale. Lo dimostrano soprattutto gli ultimi tre anni con tre campioni del mondo differenti. Ma è cambiato anche il modo di confrontarsi tra i piloti, che invece preferiscono mantenere un buon rapporto tra loro e di conseguenza un clima sereno, senza strafare. Un modo di fare che non convince però proprio tutti. Alberto Puig, ex pilota, scopritore di talenti e boss Honda, ha espresso francamente la sua opinione in merito.

Il duello Pedrosa-Lorenzo

Un pensiero condiviso anche da alcuni dei più giovani. Un esempio è Alonso Lopez, tornato a gamba tesa nel Mondiale e diventato immediatamente protagonista in Moto2. Per lo spagnolo qualche scintilla ci vuole, altrimenti “La gente si stanca”. È esattamente il pensiero del riferimento di casa Honda in MotoGP. Alberto Puig non s’è mai tirato indietro quando si tratta di dire ciò che pensa, anche stavolta lo fa a modo suo. Anche perché lui è stato in prima fila in uno dei testa a testa più infuocati del Motomondiale moderno. Il suo talentuoso pupillo era Dani Pedrosa, che al tempo non vedeva davvero di buon occhio Jorge Lorenzo, seguito da Dani Amatriain. Un sentimento allora ricambiato e non solamente in pista, visto che le due giovani ed arrembanti promesse non si potevano proprio soffrire nemmeno quando la competizione era finita. Se vogliamo fare un confronto, era proprio la ‘versione spagnola’ in 250cc dell’eterno duello Rossi-Biaggi. “Una grandissima rivalità” ha ricordato l’attuale boss Honda a DAZN Espana.

“Era più dura, ma…”

Una battaglia che è andata avanti a lungo, finché il re Juan Carlos, obbligandoli a stringersi la mano dopo un GP, non li ha ‘costretti’ a riflettere. Ma prima di allora era sempre un testa a testa serratissimo. “Dani e Jorge erano impressionanti, hanno portato la competizione ad un livello altissimo” ha ricordato Alberto Puig. Non ha che lodi per il suo ex pupillo ed il rivale, due vere leggende della MotoGP moderna. Sottolineando anche come l’estrema rivalità li abbia portati ad esprimersi al meglio, ‘spinti’ anche dai rispettivi mentori. “Dani Amatriain difendeva i suoi interessi, io i miei.” Il team manager Honda MotoGP rimarca anche la tendenza del tempo: “Si andava meno d’accordo. Era molto più dura, ma c’era meno ipocrisia ha evidenziato Puig. Una ‘evoluzione‘ che non lo convince quindi troppo…

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