Chi fa pipì in autostrada rischia una sanzione fino a 10 mila euro

Nel mese di giugno inizierà la stagione estiva. Il caldo, insieme ad umido e afa, sarà presente quasi tutti i giorni. Un problema non di poco conto per i cittadini e, soprattutto per i guidatori. Infatti, si sa, con l’estate, aumenta anche il consumo di acqua e bibite dissetanti, le uniche in grado di dare sollievo durante le ore più calde.

Da qualche mese, per chi non lo sapesse, bere molti liquidi mentre si guida potrebbe risultare deleterio per un motivo ben preciso. A causa del decreto di depenalizzazione, divulgato dopo la legge delega n. 67 del 28 aprile 2014, voluto lo scorso anno dal Governo, chi fa la pipì in autostrada non sarà più punito penalmente, ma bensì con una sanzione pecuniaria compresa tra i 5000 e i 10000 euro. Quindi, se per caso il conducente di un veicolo, decidesse di sostare in una piazzola per fare i propri, sarebbe da punire senza nessuna scusa.

Perché si rischia una multa così elevata? Chi fa pipì “all’aperto” compie un atto che infrange la pubblica decenza, proprio come previsto dall’articolo 726 c.p. Inoltre, stessa sorte, e quindi medesima multa, per tutte quelle persone che passeggiano svestite o che prendono il sole integralmente in spazi non riservati ai nudisti. E se il guidatore accelera per raggiungere la più vicina stazione di servizio? Niente da fare, in quel caso potrebbe arrivare una multa per eccesso di velocità.

Tuttavia, c’è anche la possibilità di non incorrere in sanzioni così elevate. Infatti, la persona che soffre di gravi problemi di salute, quindi costretta ad urinare più volte in una giornata, sarà punita, ma in maniera ridotta. Lo sa bene un automobilista, multato di ben 3.300,00 euro per eccesso di velocità che, per evitare di fare pipì in autostrada, aveva pigiato il piede sull’acceleratore per arrivare nei bagni dell’area di servizio. Ma il Giudice di pace di Mezzolombardo, comune della provincia di Trento, dopo il ricorso dello stesso conducente, ha deciso di ridurre la multa a 821 euro (oltre a 10 punti in meno sulla patente). Il soggetto in questione era diabetico, quindi affetto da una patologia che costringe ad urinare più volte al giorno. Insomma, un’attenuante da tenere in considerazione.

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