Cosa succede se usi il tuo Telepass su un’altra auto? Non ci crederai

Il Telepass è un sistema più che comodo, studiato per rendere facile e veloce il passaggio dal casello autostradale.

Telepass su un'altra auto
Telepass su un’altra auto – Motori.News

Il dispositivo va abbinato alla targa dell’auto di chi paga l’abbonamento, in caso contrario si rischia veramente grosso.

Chi viaggia e percorre tanti chilometri, soprattutto in autostrada, per questione lavorativa o semplicemente per svago, si sarà certamente dotato di Telepass, perché in effetti è conveniente sia a livello di tempi che che a livello economico.

Il Telepass permette di risparmiare grosse cifre e diversi minuti saltando le lunghe code sempre presenti nei caselli normali. Chi invece non lo ha prova a fare il furbetto in mille modi, tutti illegali.

Montare il dispositivo su un’auto non registrata, si può fare o no?

Può succedere per esempio di dover percorrere diversi chilometri e pensare di chiedere ad un amico che ha il Telepass di prestarlo soltanto per installarlo sull’auto in occasione del viaggio, per poi rimborsare i soldi che spettano.

Certo si pensa sia una soluzione perfetta, in realtà e non è assolutamente legale e per questo non andrebbe nemmeno minimamente presa in considerazione perché al ritorno si trova un’amara sorpresa, una multa stratosferica perché la targa non è stata registrata correttamente.

Il legittimo titolare del Telepass in tutto questo si vede addebitato il pedaggio per tutta la rete autostradale percorsa dall’auto, anche se chi ha usato il dispositivo è entrato soltanto al penultimo casello ed è uscito all’ultimo.

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Cosa fare per usare il Telepass legalmente senza rischi

Per poter usare legalmente il Telepass bisogna andare a registrare la targa del veicolo, attenzione perché si possono registrare soltanto due targhe per dispositivo. La registrazione deve avvenire presso un ufficio Punto blu auto delle autostrade, oppure nelle banche o ancora sul sito Telepass direttamente online in pochi click.

Quando si sottoscrive il contratto si devono fornire dei dati ben precisi, ovvero i dati anagrafici del titolare, il numero di cellulare, l’IBAN per l’addebito e le credenziali per l’accesso, l’indirizzo email, la targa del veicolo, o le targhe dei veicoli sui quali il dispositivo dovrà essere installato.

Aggirare la legge probabilmente è l’obiettivo di tutti gli automobilisti italiani che in qualche modo provano a pagare sempre meno rispetto a quel che dovrebbero. Bisogna però tenere in conto il fatto che se va male e quindi se si viene beccati, sì è costretti a pagare il triplo rispetto alla somma dovuta, per cui qualsiasi escamotage, anche quello che a primo impatto può sembrare conveniente, in realtà non lo è affatto.