e-Power, Nissan rivoluziona il mondo dell’elettrico con un nuovo propulsore | Come funziona?

Nissan sta cambiando il mondo dell’auto. Avere una vettura elettrica per molti e scomodo, perché a casa non possiamo ricaricarla e le colonnine sono poche. Ecco la soluzione.

e-Power Nissan
e-Power Nissan – Motori.News

Nissan alla conquista del mondo. Siamo quasi tutti tentati, sia per i risparmi futuri una volta ammortizzati i costi di acquisto, sia perché vagamente un’anima ecologista ce l’abbiamo più o meno tutti, ad acquistare un’auto elettrica.

Nissan Elettrica: ricarica senza spina, come funziona

Ma la stragrande maggioranza delle volte non lo facciamo per i costi di acquisto, che vengono ritenuti troppo alti, e perché magari non abbiamo la possibilità di ricaricare l’auto elettrica in garage, e le colonnine sono poche. E dai dati che abbiamo in possesso, molti italiani sarebbero ben felici di acquistare un auto con propulsore elettrico.

Per ovviare ad uno di questi due grossi inconvenienti, ha provveduto la Nissan, creando un sistema e-Power, cioè l’elettrico che si ricarica senza bisogno di una spina. Questa vera e propria rivoluzione nel settore auto elettriche, ce la spiega, ad una intervista sul sito di Repubblica.it, Marco Toro, ad della filiale italiana.

Nissan Qashqai
Nissan Qashqai – motori.news

Ecco alcuni stralci della sua intervista: “Partiamo da un dato di mercato: nei primi due mesi dell’anno, 43 italiani su 100 hanno acquistato un’auto elettrificata. Nel 2019, prima della pandemia erano appena 7. Di questi 43, ben 35 hanno scelto l’ibrida e solo 8 l’elettrica, perché hanno preferito quella che non va ricaricata. È qui che entra in scena l’e-Power, l’elettrico senza spina».

Come funziona?

«Si tratta di un propulsore elettrico che muove la trazione dell’auto mentre il motore termico diventa un generatore di corrente. In pratica, è come avere una colonnina di ricarica a bordo. Quindi coppia fin da subito e silenziosità».

Consumi e costi del metodo e-Power

Retro e laterale della Nissan Qashqai
Retro e laterale della Nissan Qashqai – motori.news

E per quanto riguarda emissioni e consumi?

«Siamo in attesa dei dati finali di omologazione ma già sappiamo che saranno molto più bassi rispetto all’ibrido tradizionale. Non solo, c’è un’altra variante tecnica: si chiama e-pedal. In pratica, nel momento in cui viene alzato il pedale, l’auto frena e genera energia».

L’e-Power debutta sulla nuova Qashqai. E dopo?

«Subito dopo, arriverà sulla X-trail che avrà soltanto questa soluzione e sarà anche l’unico modello a 7 posti elettrificato. Con un’altra unicità: l’e-4Force, evoluzione della nostra trazione integrale elettrificata. Due motori elettrici: uno per assale e ruote indipendenti. Una tecnologia esclusiva presente anche su Ariya, il nostro nuovo crossover interamente elettrico».

Ci sono criticità sul fronte dei prezzi dei listini delle elettriche troppo alti e nell’infrastruttura di ricarica piuttosto carente. Come si risolveranno?

«Al riguardo abbiamo fatto uno studio per capire perché gli italiani non comprano l’auto elettrica. Sono venute fuori considerazioni: non la conoscono; pensano sia troppo cara; non sanno dove ricaricarla».

Colonnina ricarica elettrica
Colonnina ricarica elettrica – motori.news

Cosa pensate di fare?

«Per quanto ci riguarda la conoscenza del prodotto, facciamo provare l’elettrica per due giorni. Poi, grazie agli incentivi il costo di un’ elettrica si avvicina sempre di più a quello di un’auto tradizionale, si può parlare di risparmio annuale su carburante e vantaggi pratici come tasse circolazione, parcheggi gratuiti di circa 2.500 euro all’anno».

E per quanto riguarda le colonnine di ricarica?

«L’Italia è ancora indietro ma nel Pnrr è stato inserito un budget proprio per le infrastrutture. Come Nissan, regaliamo e installiamo una wallbox a chi ha la possibilità di ricaricare l’auto a casa. Nel frattempo, stiamo investendo nella produzione di batterie allo stato solido. Batterie con una densità doppia che consente tempi di ricarica ridotti di un terzo e un costo abbattuto del 70 per cento».

Quindi la Nissan, ma non solo, si sta muovendo per modificare tutti i propulsori fin qui visti sinora, per approdare, nell’arco di una decina di anni, ad avere un parco macchine, per tutti i paesi dell’Europa occidentale, quasi interamente di auto elettriche.

Per arrivare a questo punto però, l’Italia deve assolutamente darsi da fare. In primis pochi possono permettersi di acquistare un’auto elettrica, anche se i costi si sono abbassati, anche e soprattutto grazie agli incentivi. Poi, secondo motivo ma importante come il primo, riguarda le colonnine di ricarica delle auto elettriche.

Queste ultime sono concentrate quasi tutte al nord e al centro dell’Italia, vicino i grandi centri urbani. Al sud e nelle isole ci sono pochissime colonnine di ricarica, e quelle che ci sono hanno tempi di ricarica molto lunghi. Per questi motivi urge che lo Stato prenda provvedimenti che permettano a tutti coloro che lo vogliono, di poter acquistare una auto elettrica e poter viaggiare senza doversi preoccupare di rimanere in mezzo alla strada senza trovare una colonnina per ricaricare l’auto.