Enea Bastianini, il ‘no’ a Valentino Rossi: “Ne è valsa la pena”

Enea Bastianini assicura battaglia nella sua prima stagione in rosso Ducati. Nei prossimi giorni la presentazione ufficiale del team.

Enea Bastianini (Ansa)
Enea Bastianini – Motori.News

Sono giorni di fotoshooting in casa Ducati prima della presentazione ufficiale del team 2023 a Madonna di Campiglio. Enea Bastianini fa il suo esordio in rosso e affiancherà il campione del mondo Pecco Bagnaia, una convivenza-rivalità che lascia sfregare le mani agli appassionati di MotoGP, soprattutto alla luce di quanto avvenuto nella precedente stagione. Bando ad ogni priorità del marchio, silenziato ogni possibile ordine di scuderia, i due connazionali non si sono certo risparmiati.

Massima amicizia e grande rispetto, la collaborazione sarà fondamentale per l’evoluzione della nuova Ducati Desmosedici GP23, ma in pista non si faranno sconti. Del resto oltre all’onore ci sono in ballo milioni di euro in bonus, con gli ingaggi che potrebbero triplicare in caso di vittoria del titolo iridato… Non poca roba! Enea Bastianini proseguirà con l’approccio alla nuova moto durante la preseason e dovrà adattarsi ad una nuova metodologia di lavoro nel team ufficiale. Una fase che potrebbe richiedere una più o meno lunga fase di adattamento prima di poter dare il meglio di sé.

Bastianini fuori dall’ombra della VR46 Academy

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Enea Bastianini in Rosso nel prossimo biennio – MotoriNews

Nei prossimi giorni si ritroveranno fianco a fianco per le foto di rito, le prime intervista, poi sarà la volta di concentrarsi già sul prossimo test Irta in Malesia, quando entrambi scenderanno in pista dal 10 al 12 febbraio. “C’è rivalità, ma l’amicizia viene prima di tutto. Ci conosciamo da quando eravamo bambini“, ha raccontato il pilota romagnolo a ‘La Repubblica’. “È la prima volta che corriamo per la stessa squadra. Lo rispetto. Ho molto da imparare, sarà il mio primo avversario“.

Enea Bastianini si definisce pilota di altri tempi, non ha nessuna intenzione di fare il “secondo” pilota all’interno del box. “Sono della vecchia scuola: guido istintivamente, penso poco e mi lascio guidare dalla passione… Fosse per me dovrebbero esserci sempre duelli ruota a ruota“. Rispetto per tutti, ma senza mai pensare di dover tagliare il gas. In effetti anche con certe sue decisioni personali conferma il suo spirito un po’ ribelle. Pur essendo già campione (nel campionato 2020 di Moto2) e con passaporto italiano, ha preferito non mettersi all’ombra della VR46 Academy di Valentino Rossi. “Sono stato 5 o 6 volte al Ranch di Tavullia, i rapporti sono sempre stati buoni. Mi avrebbero voluto alla VR46 Academy, ma ho scelto Gresini. Forse è stato un rischio, ma ne è valsa la pena“.

Inoltre non ci sarà solo la rivalità interna alla Ducati. Marc Marquez sembra poter tornare in ottima forma dopo tre anni complicati dagli infortuni, in passato ha dimostrato di non avere bisogno necessariamente della moto migliore per puntare al Mondiale. “Marc ha vinto più di chiunque altro. Sarà un avversario tosto quest’anno. È il favorito e non vedo l’ora di duellare con lui“.