Furti in Autogrill, in pochi secondi ti levano pure le mutande: ecco cosa non devi mai fare

A causa della crisi molte persone stanno cercando il metodo più facile per fare soldi senza lavorare, quindi in maniera illegale. Il modo più semplice che consente di incassare parecchi soldi, è rubare le auto o ciò che è presente al loro interno.

furti in autogrill
Furti in autogrill – motori.news

Ecco perché in questi ultimi mesi sono aumentati i furti scoperti dalla polizia in tutta Italia, con arresti, denunce e quant’altro.

Molte vittime di questi furti, erano ferme all’Autogrill quando sono state adescate da bande esperte, veri e propri professionisti in grado di agire seguendo un piano ben preciso senza farsi assolutamente notare.

Furti negli  Autogrill, ecco cosa succede durante una breve pausa

La gran parte di questi furti è avvenuta nel Veneto e in Friuli Venezia Giulia, dove gli utenti fermi per una pausa hanno perso più di €4500. Le indagini sono state condotte per mesi, dalla polizia, sono iniziate a maggio e terminate ad agosto portando all’arresto di molte persone.

Per i vacanzieri, così come per i lavoratori, dopo ore di guida, una pausa all’Autogrill è indispensabile per riprendere le forze e ristorarsi magari con una merenda, una colazione o una cena, che consentono di rimettersi alla guida in tranquillità e raggiungere la destinazione, senza avere paura di stare male o di avere sonno.

Purtroppo però gli Autogrill non sono sempre quel che si pensa, ovvero luoghi sicuri in cui potersi tranquillamente riposare, senza paura e problemi, vista la presenza di telecamere e considerato il fatto che in genere sono affollati.

Tutto questo a quanto pare non basta per fermare i malintenzionati che trovano sempre il modo per agire. Così un autogrill si trasforma in una trappola per topi pronta a danneggiare un po’ chiunque.

Truffa Autogrill - Motori.News
Autogrill – Motori.News

Come portavano a termine i furti i malviventi

A mettere in atto i furti in Veneto e in Friuli erano uomini tra 20 e 50 anni che selezionavano le loro prede tra turisti dell’est Europa e stranieri probabilmente puntando a profitti parecchio elevati.

I malviventi agivano così: avvicinavano le vittime chiedendo loro informazioni, nel frattempo degli altri complici foravano le gomme delle auto. Una volta tornati al mezzo i malcapitati si rendevano conto degli pneumatici sgonfi o forati e chiedevano aiuto allontanandosi dal mezzo.

I ladri poi si proponevano per soccorrere le vittime e sostituire gli pneumatici o ripararli, nel frattempo qualcuno di loro saliva in macchina e approfittando della distrazione del momento portava via qualunque cosa.

Spesso nelle auto delle vittime si trovano macchine fotografiche, contanti, portafogli, refurtiva importante e di valore.