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Gli italiani sono i più aperti verso le auto a guida autonoma

Goodyear, in collaborazione con la London School of Economics and Political Science, ha condotto una ricerca su 11 Paesi europei per misurare le aspettative degli automobilisti nei confronti delle auto a guida autonoma.

Dallo studio risulta che quasi 1 italiano su 4 si sentirebbe a proprio agio viaggiando con un veicolo a guida autonoma anziché con uno tradizionale: il 45% degli italiani intervistati le ritiene più sicure delle normali automobili condotte da esseri umani.

In linea con questo livello di fiducia è la convinzione che i veicoli autonomi si comportino in maniera più prevedibile rispetto alla loro controparte umana, come afferma quasi 1 italiano su 2. Tuttavia, permangono perplessità sul corretto funzionamento del mix tra le diverse generazioni di veicoli (autonomi e non). Una delle ragioni potrebbe risiedere nel fatto che i nostri connazionali sono convinti che gli altri automobilisti guidino male, come dice il 42% degli intervistati: dato, questo, più alto tra i rispondenti europei.

C’è sicuramente un fattore “umano” che mancherà agli italiani una volta introdotte sul mercato le auto a guida autonoma: il divertimento alla guida. Quasi 2 italiani su 3, infatti, affermano che sentiranno la mancanza della guida stessa in quanto fattore di piacere. Tuttavia, è possibile che risulti più facile viaggiare in un’auto a guida autonoma piuttosto che essere sempre attivi al volante, come richiede invece un’auto “normale”: tra gli italiani lo ha notato 1 intervistato su 3.

Dalla ricerca risulta che le 3 tecnologie relative all’auto a guida autonoma più desiderate dagli italiani siano un volante che lasci la possibilità di assumere il controllo del mezzo qualora se ne avvertisse l’esigenza, sistemi avanzati per la tutela dei pedoni e pneumatici intelligenti, dotati di un sensore che consenta agli stessi di adeguarsi alle condizioni meteo e della strada.

La ricerca è stata condotta attraverso una combinazione di focus group in 4 Paesi europei con 48 partecipanti e una survey online con circa 12.000 rispondenti in 11 Paesi europei.

Redazione Motori.news