GMA T.50: la supercar secondo Gordon Murray

La nuova GMA T.50 è l’essenza della supercar secondo Gordon Murray. Potenza, aerodinamica e peso ridotto ai minimi termini: questo il mantra con la quale questa incredibile vettura è stata progettata e costruita.

Una rapida introduzione per chi non conoscesse il signore che l’ha progettata. Gordon Murray è stato ed è un progettista d’auto famosissimo e di alto livello, che può vantare la realizzazione di auto come la McLaren MP4/4 da Formula 1 (quella con cui Ayrton Senna vinse il campionato mondiale) e la McLaren F1. La F1 è stata l’auto di serie più veloce del mondo per ben 14 anni ed ora ha un valore che supera i 10 milioni di euro! Proprio da quest’ultima vettura sono stati presi diversi spunti per la realizzazione della T.50. Il nome T.50 è un tributo al cinquantesimo anniversario della gloriosa carriera di Murray che coincide anche con il cinquantesimo progetto.

Veniamo ora alla tecnica. Possiamo definire la T.50 come una supercar compatta se confrontata con le concorrenti. Le sue dimensioni sono di 4,35 metri di lunghezza, 1,85 di larghezza e 1,16 di altezza con un passo di 2,7 metri. Numeri che ormai appartengono a segmenti come il C dove per fare un paragone per assurdo vediamo la nuova Golf 8 sfiorare i 4,30 m.

Motore

Il propulsore della GMA T.50 è il V12 aspirato da 3.9 litri progettato dalla Cosworth e realizzato completamente in alluminio. Un gioiello da record in termini di CV/litro capace di sviluppare ben 663 CV e 467 Nm di coppia e arrivare a 12.100 giri/minuto. Il 70% della coppia è già disponibile a 2.500 giri ma il picco lo si ottiene a 9.000 giri. Questo motore, denominato GMA, pesa solamente 178 kg e prevede un angolo tra le bancate di 65°, quattro valvole per cilindro, condotti di aspirazione separati e l’airbox in pressione posizionato sopra la testa dei passeggeri.

La GMA T.50 non è solo una vettura da trackday ma è studiata anche per essere impiegata in diverse situazioni. L’altezza da terra all’anteriore è di 12 cm mentre al posteriore di 14 cm così da preservare l’integrità di parti meccaniche e di carrozzeria in caso di buche o dossi sullo le strade di tutti i giorni.

Dati sulle prestazioni non sono stati resi noti ma si promettono stratosferici.

Design

Il design è la rivisitazione in chiave moderna della McLaren F1. Il muso piatto e basso e le linee pulite della fiancata ricordano molto la hypercar diventata leggenda negli anni ’90. In più, per non sporcare la pulizia stilistica, gli specchietti retrovisori sono stati sostituiti da due telecamere che trasmettono le immagini a due display nell’abitacolo. Le linee sono molto pulite e sobrie quindi se ci dovesse essere una piccola difformità la si noterebbe subito. Risulta dunque veramente di scena la turbina posta nel posteriore.

Inoltre, la GMA T.50 è dotata di aerodinamica attiva, con alette installate ai lati della ventola che si azionano automaticamente e migliorano la tenuta aerodinamica in funzione della modalità di guida. Ad esempio, in caso di frenata di emergenza, si alzano di scatto opponendo un freno aerodinamico che permette alla macchina di andare da 240 km/h a 0 in soli 10 metri.

Anche l’abitacolo è d’ispirazione F1 con la seduta del conducente posta centralmente e i due passeggeri ai suoi fianchi.

La Turbina

La turbina da 400 mm di diametro è azionata da un motore elettrico da 48 volt che la fa muovere al ritmo di 7000 giri al minuto. Spunto di questa soluzione non è altro che la Brabham BT46B del 1978, monoposto di F1 realizzata proprio da Murray. In pratica l’elemento, assieme al diffusore posteriore, ha la funzione di accelerare i flussi d’aria in uscita dal fondo per incollare la vettura all’asfalto: la Gordon Murray Automotive dichiara che la T.50 genera, in questo modo, il 50% del carico aerodinamico in più in curva e il 12,5% di drag in meno rispetto a una vettura normale.

Prezzo

La GMA T.50 sarà prodotta in tiratura estremamente limitata con soli 100 esemplari prodotti e disponibili dal 2022. Il prezzo per poter mettere le mani su questa opera ingegneristica è di quasi 3 milioni di euro.