I 10 cruscotti più strani mai visti nel mondo dell’automotive

Vi siete mai chiesti quali sono i cruscotti più strani ed innovativi mai realizzati nel mondo dell’automotive? Ecco la top 10 secondo motori.news. Attenzione, non è da leggere come una classifica bensì come un più semplice lista. Quasi tutti i modelli presenti precisiamo essere dei concept e che non sono mai stati prodotti di serie. Tuttavia sono stati ottimi banchi di prova ed esercizi di stile per i Costruttori, che negli anni successivi hanno fatto tesoro dei loro esperimenti.

1 – Lancia Orca (1982)

La Lancia Orca venne presenta al Salone di Torino del 1982 e disegnata da Giugiaro per conto di Italdesign. L’Orca è caratterizzata dal gran numero di funzioni e controlli sul volante come cruise control, radio, accensione e molto altro, tanto da far apparire i volanti multifunzione di oggi quasi minimalisti.

L’immagine è stata presa dal seguente video YouTube che vi lasciamo qui.

2 – Italdesign Orbit (1986)

La Italdesign Orbit è un’altra concept firmata Giugiaro. La Orbit si contraddistingue per quello che ora in Mercedes chiamerebbero Mbux Hyperscreen. Il cruscotto della monovolume di fine anni ’80 presenta per l’appunto un “display” quasi completamente digitale, inserito in un’unica cornice che avvolge sia il lato guidatore che quello del passeggero.

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3 – Oldsmobile Incas (1986)

La Oldsmobile è stata una storica casa automobilistica statunitense attiva dal 1897 al 2004 e che ha fatto parte del Gruppo General Motors per quasi tutta la sua esistenza. Tra le 35 milioni di vetture realizzate vi è la Incas, un concept futuristico che si ispira alla DeLorean e che colpisce per l’assenza del volante. Per essere manovrata infatti bisognerà agire su cloche con ispirazione aeronautica.

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4 – Maserati Boomerang (1972)

Se la Incas di cui abbiamo appena parlato, si ispirò alla DeLorean, la Maserati Boomerang è stata fonte di ispirazione per la DeLorean stessa. Disegnata sempre da Giugiaro, la Boomerang, si riconosce per le linee tese, riprese poi per diversi modelli successivi negli anni avvenire. Il cruscotto di questa concept è estremamente particolare. Tutto è concentrato e posizionato all’interno del volante in una configurazione che personalmente ci ricorda molto il timone di una nave.

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5 – Mazda MX-81 (1981)

Una giapponese italianizzata, la Mazda MX-81, è una futuristica concept frutto dell’ingegno del designer Bertone. Il volante è molto bizzarro, tanto da somigliare alle prime piccole TV a tubo catodico.

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6 – Tesla Model 3 (2017)

Realizzata decisamente in tempi più recenti, la Tesla Model 3 e ancor prima la Tesla Model S hanno colpito per l’essenzialità e il minimalismo. Entrambi i modelli della Casa californiana sono caratterizzate da un grande display installato al centro della plancia dalla quale si controlla ogni singolo aspetto della vettura.

7 – Alfa Romeo Caimano (1971)

L’Alfa Romeo Caimano indovinate un po’ da chi è stata realizzata? Esatto, di nuovo Giorgetto Giugiaro. Possiamo affermare che il designer piemontese nella sua rinomata carriera si è sbizzarrito abbastanza, sperimentando e andando contro i canoni estetici tipici del relativo periodo storico. Troviamo nuovamente conferma di questo osservando il cruscotto della Caimano. Volante a due razze privo di ogni superfluità e tachimetro ricurvo verso l’esterno sono gli elementi di spicco di questa vettura della Casa del Biscione.

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8 – Nissan CUE-X (1985)

Il cruscotto della Nissan CUE-X è invecchiato benissimo, sembra quasi per stile e tecnologia un prodotto realizzato durante i primi anni del nuovo millennio. Il cruscotto si unisce sotto un’unica linea alla plancia centrale, che leggermente inclinata verso il conducente, ci ricorda vagamente la Toyota Supra Mk4.

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9 – Italdesign Togheter (1984)

La Italdesign Togheter per l’epoca era piuttosto avanzata. D’ispirazione “spaziale” aveva qualche comando sul volante e un ampio schermo digitale orizzontale subito dietro.

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10 – Mercedes-Benz EQS (2021)

Arrivando ai giorni nostri ecco la Mercedes Benz EQS. L’elettrica super lusso porta al debutto assoluto l’Mbux Hyperscreen, una soluzione che ha rivoluzionato l’intero design della plancia. Dietro a un unico pannello in vetro curvo, largo 141 cm, si celano tre diversi display che gestiscono la strumentazione (12,3 “), la navigazione e i comandi secondari (17,7 ” Oled) e l’infotainment per il passeggero (12,3 ” Oled).

E voi quale ritenete essere uno dei cruscotti più strani mai visti? Fatecelo sapere scrivendo a press@motori.news.