Jorge Lorenzo, rivelazione sulla Ducati: “Due occasioni per ritornare”

Jorge Lorenzo ricorda il mancato ritorno in Ducati. Ben due i tentativi di riavvicinamento da parte della squadra di Borgo Panigale.

Jorge Lorenzo (LaPresse)
Jorge Lorenzo – Motori.News

Jorge Lorenzo e Ducati hanno chiuso il loro contratto insieme dopo il biennio 2017-2018, senza nessuna possibilità di rinnovare la partnership. Quando il maiorchino ha iniziato a inanellare risultati in sella alla Desmosedici GP era ormai troppo tardi per pensare ad una nuova firma, perché i giochi di mercato erano fatti. Jorge aveva trovato giù una intesa con Alberto Puig e il team Repsol Honda, i vertici di Borgo Panigale avevano deciso di puntare sul più economico Danilo Petrucci.

Del resto in quegli anni era Andrea Dovizioso a fare da punta di diamante del team Ducati factory, per tre volte vice campione, ma senza la possibilità di insidiare per davvero il trono iridato all’epoca saldamento in pugno di Marc Marquez e della HRC. Jorge Lorenzo era stato un pallino di Gigi Dall’Igna, direttore generale di Ducati Corse, con cui aveva già lavorato ai tempi della classe 250cc in Aprilia. E fu proprio l’ingegnere veneto il principale artefice del doppio tentativo di riportare il cinque volte iridato in livrea rossa.

Jorge Lorenzo e il mancato ritorno in Ducati

Jorge Lorenzo (Instagram)
Jorge Lorenzo – Motori.News

A raccontare del mancato nuovo accordo tra Ducati e il pilota è proprio il campione maiorchino, nel corso di un’intervista a Cadena SER. “Sia nel 2019 che nel 2020 e nel 2021 ho avuto due occasioni per tornare in Ducati“, ha detto Jorge Lorenzo. “Ma all’ultimo momento non mi sentivo abbastanza motivato e ho fatto marcia indietro. Penso di aver preso la decisione migliore, perché avevo più da perdere che da guadagnare”.

Resta l’amaro in bocca per non essere riuscito ad affermarsi campione del mondo con la Ducati, ma ormai i tempi non erano più maturi per riprovarci dopo quel deludente campionato 2019 con la Repsol Honda. Troppi infortuni, il morale iniziava ad abbassarsi, inutile spingere mente e corpo oltre certi limiti, soprattutto alla luce dei cinque Mondiali vinti in carriera. Non aveva più nulla da dimostrare a nessuno, quindi meglio dedicarsi ad altri progetti e cambiare stile di vita.

Nella stagione Covid 2020, Jorge Lorenzo ha provato anche a ricoprire il ruolo di collaudatore per la Yamaha, ma in un anno ha macinato pochissimi chilometri sulla M1. Da qui la decisione di cambiare la mia vita, iniziare a godere di altri piaceri e altre cose e ho fatto bene”. Forse nulla sarebbe cambiato con un ritorno in Ducati, perché solo dal 2021 la Rossa di Borgo Panigale è divenuta la moto predominante che adesso tutti rincorrono: “Con la moto di oggi i risultati sarebbero stati decisamente migliori“, ha concluso il pentairidato.