La MotoGP senza Valentino Rossi: “Tutto è cambiato”

Valentino Rossi sottolinea le differenza tra la sua epoca e la MotoGP di oggi. Una svolta epocale e l’addio ad un’era che non tornerà più.

Valentino Rossi
Valentino Rossi – Motori.News

Valentino Rossi ha segnato un’epoca che non ritornerà più. In un’intervista al quotidiano ‘La Stampa’ il nove volte campione del mondo racconta come sono cambiati i tempi e la cultura di questo sport.

Valentino Rossi e la fine di un’era

Il volto della MotoGP è cambiato dopo l’addio di Valentino Rossi al termine della stagione 2021. Nell’ultimo biennio si parla di un paddock senza grandi eroi, con l’assenza di Marc Marquez che ha accentuato questa mancanza. Le nuove generazioni avanzano senza un autentico leader, l’aspetto romantico del motociclismo è svanito secondo i nostalgici che vivevano delle rivalità tra il Dottore e i vari Max Biaggi, Casey Stoner e Sete Gibernau. Secondo Rossi, il circus della MotoGP si è evoluto in una direzione che a lui stesso non sempre piace.

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Valentino Rossi – Motori.News

Da sport popolare è ritornato ad essere uno sport per appassionati. “Per qualche motivo sono riuscito ad avvicinare lo sport alle nonne e ai bambini piccoli – ha raccontato Valentino Rossi al quotidiano ‘La Stampa’ -. Non so esattamente perché sia ​​stato così. Forse è stata una combinazione dei miei risultati e del mio carattere“. Il carisma del campione di Tavullia è inimitabile e per adesso nessuno potrà pareggiare questo aspetto, è cambiata anche la cultura sportiva. “Negli anni ’90 gli atleti erano visti come leggende. Penso a Maradona o Senna. La cultura è cambiata. Chi è Senna oggi? Forse Hamilton, ma non è neanche il più giovane“.

La MotoGP di oggi

In passato le rivalità entusiasmavano i tifosi, non solo gli amanti delle due ruote. Oggi tra i piloti esiste un’atmosfera politicamente corretta che assopisce gli entusiasmi e quindi riduce il seguito degli appassionati. “Oggi sono tutti amici e si abbracciano. Penso fosse meglio quando dicevi quello che pensi. Non importa che tu sia un medico, un pizzaiolo o un pilota da corsa. Se trattieni sempre tutto, allora inizia a diventare artificiale“.

L’assenza di Valentino Rossi rende a tratti noiosa la MotoGP, la Dorna ha provato a correre ai ripari introducendo le Sprint Race. Si sente però ancora il peso di un personaggio importante come lui. “Ancora oggi le persone mi chiedono quando tornerò a correre in moto. E ci restano male se dico loro che ho quasi 50 anni“.

I suoi tanti tifosi lo seguono anche nel nuovo capitolo delle quattro ruote, quest’anno correrà la sua seconda stagione nel Fanatec GT WCE. Ritornare al passato è però impossibile: “La mia è stata una delle ultime generazioni che si radunava al bar, andava in giro con i motorini truccati… Dopo cena, uscivi di casa e andavi al punto di ritrovo, senza chiamare nessuno. Tutto è cambiato e mi ritengo fortunato“.