Marc Marquez in procinto di ritornare in pista: il campione della Repsol Honda non vuole più restare a guardare.
C’è un’aria di attesa in casa Honda, tutti vogliono sapere se Marc Marquez potrà esserci nel test MotoGP di Misano del 6-7 settembre. Ha fatto visita ai box durante il giovedì e il venerdì del GP d’Austria, ha dialogato a lungo con tecnici e ingegneri, con i colleghi di marca, oltre a discutere con il suo nuovo manager Jaime Martinez che sostituirà Emilio Alzamora. Poco dopo la fine delle prove libere ha preso un volo verso la Spagna dove continua la riabilitazione.
Pochi giorni dopo ha sostenuto un’altra visita medica all’indomani della quarta operazione al braccio destro. I medici gli hanno dato via libera per intensifica gli sforzi sul braccio e mettere massa muscolare. Nei prossimi giorni proverà a mettersi in sella ad una moto di serie, sarà la vera prova del nove per capire il suo reale stato di salute. Il consolidamento dell’osso è avvenuto, ma anticipare le tappe della riabilitazione potrebbe essere un rischio che dovranno valutare i dottori.
Marc Marquez cambia prospettiva
Honda non sta vivendo il suo peggior momento nella storia della MotoGP, al Sachsenring nessun pilota in zona punti, in Austria nessuno in top-10, giusto per citare due week-end di gara. Alberto Puig e i vertici HRC sanno quanto sia importante la presenza del fuoriclasse di Cervera per poter fornire dati utili agli ingegneri, al lavoro sul prototipo 2023. Nel primo video realizzato da Honda per festeggiare i 40 anni del team, Marc ha parlato della sua presenza a Zeltweg, in una veste insolita.
E’ arrivato sul circuito di Spielberg con le idee chiare: “Qui ho un altro ruolo, un’altra mentalità, che è quella di aiutare la squadra“. La prossima volta in pista vuole tornarci in sella alla sua Honda RC213V, non da ospite d’onore. “Non voglio essere in circuito senza guidare la moto”. Difficile resistere alla tentazione di scendere in pista quando sei ai box e c’è un altro pilota sulla tua moto, anche se con un numero diverso: “Qui senti il rumore delle moto, vedi la tua squadra, la tua moto… ha un altro numero, ma è sempre la mia moto“.
Sarà forse un Marc Marquez diverso dopo quattro operazioni in meno di due anni, con il rischio che ad ogni caduta potrebbe ridestarsi la diplopia. “Puoi pensare soltanto alla gara o al tuo futuro, prima non ci pensavo, ma adesso sarà diverso il modo di affrontare le gare“.