6° posto per Marc Marquez ad Austin, rientrato dopo l’infortunio di Mandalika. Le condizioni del fuoriclasse di MotoGP sono ancora precarie.
Marc Marquez lascia Austin con un 6° posto agrodolce. Un problema tecnico alla sua Honda RC213V rallenta la sua partenza e sprofonda dalla nona alla penultima posizione dopo la prima curva. Probabilmente un intoppo al dispositivo holeshot che ha cercato di risolvere in griglia senza esito. Ma il campione di Cervera recupera ben 18 posizioni e risale fino alle spalle di Pecco Bagnaia, vincendo una sfida personale con Fabio Quartararo.
L’obiettivo principale del week-end texano era quello di ritornare in sella alla moto e non cadere e c’è riuscito perfettamente. Ma senza quel problema al via avrebbe potuto lottare per un podio o forse anche per la vittoria. “Abbiamo avuto un problema tecnico. La Honda sta indagando su quanto accaduto e probabilmente hanno già un’idea. Quando sono arrivato sullo schieramento di partenza ho visto diverse spie accese sul dashboard, non riuscivo a spingere, come se avessi attivato il ‘pit limiter’, ma non era quello“.
Marc Marquez non ancora al top
Nei 20 giri del Gran Premio di Austin Marc Marquez ha dato il massimo, prendendosi anche qualche rischio per risalire le posizioni. Su un circuito molto fisico ha messo anche a dura prova l’omero destro su cui ha subito tre interventi chirurgici e continua a seguire un percorso di fisioterapia. “A sei giri dalla fine il mio fisico ha detto basta e da quel momento ho pensato solo a finire la gara“.
Inoltre la diplopia è una minaccia sempre incombente e un’eventuale caduta potrebbe ridestare il disturbo alla vista. “Anche se i dottori mi dicevano che tutto procedeva al meglio avevo paura per la testa. Da questo punto di vista abbiamo concluso bene, avevo avuto un forte impatto due settimane prima. Qui il mio obiettivo era non fare incidenti“, ha proseguito Marc Marquez che può tirare un sospiro di sollievo e contare su una settimana di pausa prima di arrivare a Portimao.
La sua Honda non ha mai dato problemi tecnici, il guasto arriva nel momento meno opportuno, “ma sono cose che accadono“. Dalla prossima gara inizia la lunga parentesi europea della MotoGP, qui sarà fondamentale capire qual è il vero livello di competitività della RC213V. Ma la certezza è lapidaria: “Non credo di poter lottare per la vittoria in ogni week-end… Il mio obiettivo è lottare sempre per il podio, ma questo non è il momento migliore“.