Marc Marquez risponde agli haters: “Mai fatto in vita mia”

Marc Marquez chiude la gara di Aragon dopo appena un giro a causa di un problema meccanico dopo un contatto con Fabio Quartararo.

Marc Marquez (LaPresse)
Marc Marquez – Motori.News

La gara di Marc Marquez ad Aragon, la prima dopo il quarto intervento al braccio, si chiude al primo giro. Spettacolare la partenza dal 13° posto che lo ha subito proiettato 6°, piazzandosi davanti a Fabio Quartararo. Un problema al traction control o una gomma ancora causano un lieve sbandamento della ruota posteriore della Honda di Marquez, che istintivamente molla il gas e viene tamponato dal campione della Yamaha.

Gara finita per ‘El Diablo’, poco dopo anche per Marc Marquez, che accusa un pezzo di carena nella sua ruota posteriore. Prima di finire la gara causa anche la caduta di Taka Nakagami: nel tentativo di frenare la RC213V del pluricampione di Cervera si sposta verso sinistra per un problema meccanico e spinge il pilota giapponese ad una brutta caduta che rende necessario il trasferimento al Centro medico, fortunatamente non riporta gravi conseguenze.

Ritorno problematico per Marc Marquez

Marc Marquez (Ansa)
Marc Marquez ad Aragon – Motori.News

Secondo incidente in due giorni per Marc Marquez, rientro ai box dopo un solo giro. “Pensavo che tutto filasse liscio, ma alla curva 5 ho notato qualcosa di strano, diversi piloti mi hanno superato“, racconta il numero #93. “Alla curva 7, quando ho inserito l’holeshot, correvo parallelo a Nakagami e la ruota posteriore si è bloccata. Avevo un pezzo della carena di Fabio sul lato destro e quando la ruota si è bloccata mi ha tirato a sinistra, un problema meccanico“.

Anche sui social il fuoriclasse catalano ha voluto precisare che il contatto con Taka Nakagami è stato involontario, al contrario di quanto sostengono alcuni haters. “Mai in vita mia, in mezzo a un rettilineo, andrei contro un altro pilota, perché so cosa può provocare, e soprattutto al primo giro. La gente parla e riparla. Ho visto le immagini e pare che io lo abbia fatto apposta. Numero uno, è un compagno di marca, è della Honda. Due, è un compagno di pista con cui vado d’accordo. E tre, non lo farei mai in rettilineo, e ancor meno al primo giro con tutte le moto dietro“.

Resta una certa amarezza per aver causato, seppure involontariamente, la caduta di Fabio Quartararo, candidato al titolo iridato. “Mi dispiace per entrambi, ma soprattutto per quello che è successo a Fabio perché sta giocando per il titolo mondiale. So davvero cosa significa perdere una gara per un contatto con un altro pilota, perché a me è successo in passato. Purtroppo gli incidenti di gara accadono“.