Marc Marquez rompe il silenzio sulle condizioni del suo braccio destro durante la sosta invernale. Il 2023 sarà un banco di prova fondamentale.
Dopo tre stagioni da incubo Marc Marquez si attende un 2023 “normale”. Proverà a mettersi alle spalle tre anni difficili, costellati da operazioni, problemi alla vista e risultati al di sotto di ogni aspettativa con la Honda. Dopo l’infortunio di Jerez nel luglio 2020 cerca l’uscita dal tunnel ma tutto dipenderà da due fattori.
Il primo è legato ai progressi che saprà compiere la Honda a livello tecnico sulla RC213V del prossimo anno. Alla fine del test di Valencia dello scorso novembre, Marc non era per nulla soddisfatto degli aggiornamenti. Prossimo banco di prova saranno i test in Malesia e e Portogallo prima dell’inizio del nuovo campionato. Il secondo è legato alle condizioni fisiche del braccio destro. Dopo quattro operazioni non sarà più al livello pre-infortunio, restano dei piccoli fastidi e bisognerà capire, dopo i continui progressi, quale sarà il livello ottimale al termine della completa guarigione.
Marc Marquez aspetta l’esame 2023
Durante la pausa invernale Marc Marquez ha trovato il tempo per parlare con MotoGP.com durante l’Honda Thanks Day. Il video è stato mandato in onda nelle ultime ore: “Ogni anno pensi che questo sarà quello giusto. Vedremo. Il fatto è che non so qual è il mio 100% del braccio destro. Ovviamente non sarà alla pari del braccio sinistro, quindi non sarà un braccio normale. Quest’inverno dovrò capire qual è il massimo di quel braccio“.
La sua quotidianità riprende forma, può godersi gli allenamenti con suo fratello Alex, il tempo libero con gli amici. Ha provato a fare padel e motocross, “ma sento ancora che non è il momento, che devo aspettare perché ho ancora dei limiti… La cosa più importante è che ogni settimana mi sento meglio, verrà un giorno in cui termineranno i progressi, ed è allora che avrò raggiunto il 100% del braccio“.
Nonostante i suoi problemi fisici Marc Marquez ha chiaro l’obiettivo per la prossima stagione MotoGP: lottare per il titolo iridato. Nel 2023 vuole tornare a lottare con i migliori, anche se per riuscirci servirà un prototipo all’altezza della situazione… e dei rivali. “HRC deve lavorare molto sulla moto se vuole lottare per Mondiale“. Le idee saranno più chiare dopo le prossime uscite nei test di Sepang e Portimao. A quel punto il motore verrà congelato e sarà omologato il primo pacchetto aerodinamico. I primi risultati di gara saranno rivelatori, e non soltanto per chiarire se sarà possibile giocarsela per il primo posto.