MotoGP, Bagnaia e Stoner: un filo rosso nelle mani di Gabarrini

Cristian Gabarrini, capotecnico di Pecco Bagnaia, ricorda gli anni d’oro di Casey Stoner e sogna il bis iridato con Ducati.

Cristian Gabarrini e Pecco Bagnaia (LaPresse)
Cristian Gabarrini e Pecco Bagnaia – Motori.News

Pecco Bagnaia e Casey Stoner hanno molto in comune, non solo gli scambi di messaggi e telefonate prima dei Gran Premi. Nel finale di stagione 2021 l’ex pilota è ritornato nel paddock della MotoGP a distanza di alcuni anni e la sua premura è andata principalmente a quanto stavano facendo nel box Ducati. Ha dispensato consigli utili alla pari di un tecnico, scattando foto e video da borgo pista, cercando il jolly per limare qualche decimo sul giro.

Dopo la tappa di San Marino del 4 settembre 2022 il pilota italiano ha persino superato un record di Casey Stoner, vincendo la quarta gara consecutiva a dispetto delle tre di fila del campione australiano, firmate nelle stagioni 2007 e 2008. In comune hanno anche il loro capotecnico Cristian Gabarrini che non azzarda paragoni tra i due fuoriclasse, pur sottolineandone alcune differenze esterne. “Casey non aveva una moto così competitiva – ha raccontato al giornale spagnolo ‘Marca’ -. Questo non significa che io voglia sottovalutare le vittorie di Pecco, anzi è il contrario. Questa è una vittoria per tutti, per Ducati, per chi sta ai box e chi è a casa“.

Bagnaia e Stoner destini paralleli

Casey Stoner (Instagram)
Casey Stoner – Motori.News

Difficile, impossibile chi dei due abbia più talento. D’altronde la carriera di Pecco Bagnaia è ancora nel vivo degli anni e per i giudizi storici conteranno anche i titoli iridati. Per ora ne ha vinto solo uno in Moto2, Stoner è a quota due titoli, entrambi conquistati in MotoGP (uno con Ducati nel 2007 l’altro con Honda nel 2011). Casey Stoner doveva fare i conti con Valentino Rossi, Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa. Bagnaia con una schiera di rivali più folta e agguerrita, ad un livello di competitività senza precedenti.

Nelle sessioni di prove o qualifiche a volte troviamo i primi dieci piloti raccolti in pochi decimi di secondo. “Vincere quattro gare di fila, su quattro circuiti completamente diversi, è qualcosa da apprezzare“, ha aggiunto Cristian Gabarrini. Ma al comando resta Fabio Quartararo, già campione del mondo con la Yamaha nella passata stagione. “In questo momento Fabio è su un altro livello… rispetto agli altri piloti Yamaha. Forse Fabio e Pecco sono allo stesso livello, sono fuori serie in questo momento“.

Senza almeno uno di quei quattro “zeri” incassati nella prima parte di campionato sarebbe tutto diverso, ma i Gran Premi sono fatti anche di cadute e ritiri. Il capotecnico crede nel sogno, come tutta la squadra. “Non è poi così lontano in termini di punti se guardiamo com’era tre o quattro gare fa (da 91 a 30 punti di gap, ndr). Chi poteva immaginarlo? Lavoro con i numeri e sono qui da molto tempo, so che in breve può avvicinarsi o allontanarsi. Resta tutto da decidere“.