Il manager malese Razlan Razali lancia un’altra frecciata alla Yamaha. La nuova collaborazione con Aprilia procede a gonfie vele.
Nei primi tre giorni di test Shakedown a Sepang i collaudatori ei cinque marchi MotoGP sono al lavoro in vista del test ufficiale in programma dal 10 al 12 febbraio. Aprilia ha portato in pista il suo tester Lorenzo Savadori che sta mettendo a ferro e fuoco la versione “propedeutica” della RS-GP23, prima di affidarla nelle mani di Aleix Espargarò e Maverick Vinales.
Nel fine settimana sul circuito malese ci saranno quattro Aprilia, dopo che il team satellite RNF ha siglato un accorso con la Casa di Noale. A Valencia c’è stato un primo approccio lo scorso 8 novembre, ma ora i due nuovi alfieri della squadra cliente, Miguel Oliveira e Raul Fernandez, dovranno cominciare a prendere confidenza con le moto del 2022, in attesa di ulteriori aggiornamenti a campionato in corso.
La collaborazione in MotoGP tra Aprilia e RNF
Razlan Razali si è detto entusiasta della nuova collaborazione con il marchio veneto, dopo aver corso le prime quattro stagioni in classe regina con la Yamaha. I primi due anni sono stati strepitosi, con Fabio Quartararo e Franco Morbidelli che hanno collezionato vittorie e podi, arrivando a chiudere la stagione 2020 al secondo posto con il pilota italo-brasiliano della VR46 Academy. A seguire un biennio difficile, in cui si sono alternati assenza di risultati e problemi con gli sponsor (Petronas e WithU), tanto da spingere Andrea Dovizioso a chiudere anzitempo la sua carriera, senza attendere la fine della stagione.
Ma adesso è tempo di respirare un’aria nuova all’interno del box Aprilia e Razali non manca di togliersi qualche sassolino dalla scarpa… In un’intervista rilasciata a Crash.net il manager malese chiarisce le intenzioni della sua casa: “Vogliono vederci, per quanto possibile, davanti ai ragazzi della squadra factory. Altre fabbriche non lo vogliono“. Oliveira e Fernandez inizieranno il Mondiale 2023 con le moto dello scorso anno, ma da Noale arriveranno aggiornamenti se i risultati premieranno i due alfieri.
Le basi di partenza sono più che ottimali, tra il box ufficiale e quello cliente non ci saranno muri. “Non ci sono barriere come quelle che c’erano con la casa giapponese (Yamaha, ndr). Sappiamo esattamente con chi stiamo parlando. Abbiamo parlato direttamente con i ragazzi che lavorano sul motore, abbiamo parlato con l’addetto al settore aerodinamico. Ci dicono esattamente cosa si sta facendo. Quindi la trasparenza è fantastica“, ha proseguito Razali. “E quando i miei ragazzi sono andati a Noale a dicembre per ricevere una formazione su come lavorare sulla RS-GP, Massimo ha offerto loro una cena di Natale. È fantastico e ciò rende tutto molto più piacevole“.