MotoGP, Dall’Igna sull’addio di Valentino Rossi: difficile dargli torto

Enea Bastianini, Pecco Bagnaia e gli altri piloti MotoGP non fanno rimpiangere l’addio di Valentino Rossi: il commento di Gigi Dall’Igna.

Gigi Dall'Igna (Ansa)
Gigi Dall’Igna – Motori.News

L’addio di Valentino Rossi non sembra aver tolto alla MotoGP tutto quel seguito di pubblico che si temeva. Pecco Bagnaia, Enea Bastianini, Fabio Quartararo e Aleix Espargarò stanno regalando un grande spettacolo, che potrebbe subire un’impennata dopo le Mans (110mila spettatori dal vivo) con la nuova sfida tra Pecco ed Enea. Gigi Dall’Igna, direttore generale di Ducati Corse, offre una lucida analisi dello stato di salute del Mondiale.

Di certo l’assenza del Dottore è un colpo pesante per il paddock, ma lo spettacolo continua senza incertezze. “Sicuramente senza Valentino Rossi è una perdita di prestigio, ma questo non significa che oggi lo show non sia di alto livello – spiega a ‘Il Corriere della Sera’ -. E ci sono giovani piloti, come Bastianini, Bagnaia e Martin, solo per restare in Ducati, che potranno far brillare questo campionato“. Difficile che al momento qualcuno possa ritenersi l’erede del campiona di Tavullia, ma la MotoGP va avanti rigogliosa di luce propria.

Ducati rimpiazza Valentino Rossi con Pecco ed Enea

Enea Bastianini (Ansa)
Enea Bastianini – Motori.News

Ducati recita un ruolo primario sul palco della Top Class, con Bastianini vincitore di tre gare su sette, una vittoria per Bagnaia. I due potrebbero ritrovarsi nello stesso box Ducati factory dalla prossima stagione, con il rischio di creare qualche scintilla. Ma non la pensa allo stesso modo l’ingegnere Gigi Dall’Igna: “Sono due piloti davvero forti, qualche ruggine può crearsi, ma sono molto intelligenti. Capiscono il limite. Non credo che si arriverebbe a uno scontro”.

Enea Bastianini al momento è il pilota Ducati meglio piazzato in classifica, terzo con un gap di 8 punti da Fabio Quartararo. A Borgo Panigale sono pronti a garantirgli massimo supporto, come già avvenuto nel test di Jerez, quando gli hanno messo a disposizione la nuova carena aerodinamica che per il momento ha preferito non omologare. Vincere il Mondiale MotoGP con un team satellite è difficile ma non impossibile, l’ultima volta è successo a Valentino Rossi nel 2001. “La differenza vera la fanno i piloti”, ha ricordato Dall’Igna.

Infine il boss Ducati commenta l’addio della Suzuki a fine campionato, ma assicura che l’azienda emiliana non corre questo rischio: “Nel 2023 la Suzuki non sarà ai nastri di partenza, ma restano gli altri costruttori. E tutti competono con dei costi che definisco ragionevoli. Ma bisognerebbe cercare di coinvolgere più sponsor extra-settore”.