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MotoGP, Jack Miller svela l’errore Ducati: “Perciò non funzionava”

Jack Miller evidenzia alcuni problemi della nuova Ducati GP22. Al centro del malumore c’è l’elettronica, ma persiste ottimismo ai box.

Jack Miller – Motori.News

Vigilia del Gran Premio dell’Indonesia, al Mandalika Circuit è giornata di conferenza stampa e in casa Ducati è tempo di fare un primo bilancio su quanto accaduto a Losail. Pecco Bagnaia mai competitivo ha chiuso la gara finendo sull’asfalto e con zero punti in cassa. Più o meno medesima sorte per Jack Miller, che ha dovuto spegnere la sua moto per un problema di elettronica sulla sua Desmosedici GP22.

La nuova specifica del motore V4 desmodromico ha richiesto di rivedere l’intero pacchetto della Rossa, a cominciare da nuove mappature e impostazioni della centralina Magneti Marelli. Anche Jorge Martin, pilota del team Pramac, ha lamentato problemi alla partenza con il launch control e in uscita di curva all’ultima curva. La gestione elettronica finisce nel mirino delle critiche di Jack Miller nel giovedì indonesiano. Impossibile non comprendere l’amarezza di un pilota che non solo punta al titolo MotoGP, ma anche al rinnovo di contratto. Di contro Enea Bastianini, candidato a prendere il suo posto nel team Ducati factory, ha trionfato con la moto dell’anno prima.

Problemi di elettronica per la Ducati GP22

Jack Miller – Motori.News

L’australiano approda sull’isola di Lombok con un urgente bisogno di punti e prestazioni, perché il mercato piloti comincia a bussare alla porta. “Abbiamo capito il problema di Doha, mancava un numero nella programmazione dell’elettronica e perciò non funzionava. Ma c’è ancora una buona atmosfera e nelle libere farò dei long run in vista della gara. La moto non è stata fantastica dal punto di vista dell’elettronica… Mi sentivo impotente, sul rettilineo mancava la potenza“.

Inizio di campionato sfortunato, nulla da rimproverarsi personalmente, gli obiettivi pre-campionato restano intatti: la riconferma nella squadra factory e l’ambizione iridata. D’altronde ci sono ancora 20 gare da disputare e sarà la stagione più lunga nella storia del Motomondiale. Inoltre Michelin porterà una gomma diversa ed è risaputo come le mescole possano sbalzare gli equilibri da un Gran Premio all’altro: “Sono pneumatici nuovi ma con tecnologia più datata“. Viste le alte temperature i piloti hanno chiesto una gomma più sicura.

Inoltre Jack Miller potrà contare su un asfalto rimodellato nelle ultime settimane, in alcuni tratti critici riscontrati nei test invernali. Nella MotoGP contemporanea bastano piccoli dettagli per spostare l’ago della bilancia a favore dell’uno o dell’altro. “Dopo il lavoro sul manto d’asfalto la pista ha un bell’aspetto. Incredibile il lavoro svolto dagli organizzatori in così poco tempo“.

Luigi Ciamburro