Johann Zarco protagonista in questo inizio di 2022. Ad Austin finalmente una buona partenza per il pilota Ducati, ecco il perché.
Inizio di stagione MotoGP a corrente alternata per alcuni ragazzi in casa Ducati. Tra di loro Johann Zarco, che ha contrapposto due buoni piazzamenti ed un podio ad un incidente. Ad Austin, nonostante i due trionfi quand’era in Moto2, è incappato in alcune difficoltà, come sempre da quando è arrivato in top class. Per questo loda il suo nono posto finale, preferendo guardare il bicchiere mezzo pieno prima del lungo periodo europeo. Dal Portogallo bisogna tirare fuori le unghie, per tutti sarà il vero inizio di campionato… E chissà, forse rientrerà anche lui nella lotta per la seconda sella nel team ufficiale? C’è da dire intanto che in Texas ha finalmente realizzato una buona partenza, invece di perdere almeno 10 posizioni come successo nei tre GP precedenti. Il pilota Pramac Ducati aveva il suo segreto.
Occhio al futuro
Le voci di mercato in ottica 2023 sono già scattate da un pezzo. In Ducati si parla di Martin, Miller e Bastianini per il secondo posto nel team factory, con lo spagnolo al momento in pole position sugli altri due. Ma c’è anche Johann Zarco, che dopotutto sta svolgendo in maniera impeccabile il suo ruolo di pilota, alternandolo con quello importantissimo di collaudatore. Qualcosa che non tutti voglio fare (ricordiamo le lamentele di Bagnaia), ma che Ducati apprezza davvero molto, soprattutto visto che sono alle prese con una GP22 ancora ‘capricciosa’. E se fosse lui a farsi spazio tra i tre litiganti? “Solo se vincessi il titolo” è la risposta nel corso dell’evento di presentazione del GP di Francia. “Allora me lo sarei guadagnato.” Per lui non è fondamentale. “Penso che il secondo posto andrà ad un pilota più giovane. Vado bene in Pramac, sarei davvero felice di rinnovare con loro.” E stando ai vertici del team, lo sarebbero anche loro.
Il segreto della partenza
Come detto, finalmente ad Austin è arrivata una partenza che si possa definire tale. Nei primi tre eventi era stato il vero tallone d’Achille di Johann Zarco, visto che precipitava sempre molto indietro. E recuperare nella MotoGP attuale è molto più dura… Un aspetto su cui si continua a lavorare. Ma c’è una novità rispetto ai precedenti. “C’era una bellissima ombrellina accanto a me, mi ha motivato molto” ha sottolineato il pilota Ducati con una risata. “Da tempo non ne avevamo, ed è l’unica cosa che è cambiata…” Un altro segnale del ritorno ad una sorta di normalità in anni complicati.