MotoGP, Pecco Bagnaia: dopo le cadute cambierà strategia

Pecco Bagnaia riammette gli errori personali e ribatte ad alcune osservazioni dei media alla vigilia del GP di Jerez.

Pecco Bagnaia
Pecco Bagnaia – Motori.News

Il campione in carica Pecco Bagnaia proverà a cambiare approccio di gara dopo le ultime due cadute in Argentina e negli Stati Uniti.

Pecco Bagnaia dopo le due cadute

Due cadute nelle ultime due gare, secondo posto in classifica e un titolo mondiale da difendere. Pecco Bagnaia arriva a Jerez de la Frontera con un buon carico di pressione, perché dopo la doppia vittoria nella gara di esordio a Portimao, ha racimolato un 6° posto e una caduta a Termas de Rio Hondo, una vittoria nella Sprint Race texana e ancora uno scivolone. Almeno 45 punti andati in fumo, c’è tutto il tempo per recuperare, ma sarà vietato commettere errori.

Francesco Bagnaia
Francesco Bagnaia – Motori.News

Al termine del GP di Austin aveva puntato il dito contro la sua moto, prima di fare dietrofront e ammettere che era meglio non rilasciare dichiarazioni a caldo. Tutto chiarito all’interno del box Ducati, ma ora serve subito un buon risultato per risollevare l’umore e rimettersi in corsa per il titolo MotoGP. Il chiarimento richiesto con i tecnici c’è stato, i dati della telemetria sono inconfutabili. “Il potenziale della nostra moto deve restare uguale e devo capire meglio la situazione“.

Un approccio di gara diverso

Anche la stagione 2022 era iniziata a rilento, con una serie di cadute che lo hanno costretto a rimontare 91 punti nella seconda parte del Mondiale. Pecco Bagnaia non vuole però ripetere lo stesso errore, né rispolverare i vecchi demoni. Stavolta la situazione è diversa, la Desmosedici GP23 ha tutto sotto controllo e nella preseason invernale si sono compiuti piccoli passi avanti senza stravolgere l’ottima base dell’anno scorso. “La moto è molto più competitiva, mentre lo scorso anno non era così. Le mie sensazioni sono migliorate: devo capirla meglio in certe situazioni“.

Gli errori non hanno compromesso la sua autostima e quando gli vengono ricordate le recenti cadute negli ultimi due Gran Premi, mentre era nelle posizioni di vertice, risponde: “E quante gare ho vinto che ho condotto? Non credo che ci sia una risposta giusta a questa domanda. La mia vittoria “normale” è in testa, spingendo e controllando la distanza. Questo è il mio modo per vincere“.

Con il senno di poi forse avrebbe dovuto cambiare strategia in Texas, quando Alex Rins gli era alle calcagna. “Forse devo iniziare a lavorare su un nuovo approccio. Sarebbe stato meglio farlo passare Alex e vedere cosa sarebbe successo. Ma vinco così dai tempi della Moto2 e non ho mai avuto problemi di mancanza di concentrazione o di prestazione. Quindi non credo di cadere perché sono in testa“.