MotoGP: Pecco Bagnaia ha scelto il numero 1? Sì, ma non è come pensate

Pecco Bagnaia farà come Casey Stoner, o continuerà col suo numero? Il Ranch di Rossi potrebbe darci la risposta…

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Pecco Bagnaia, la prova dell’1 – MotoriNews

Ducati si ricorderà a lungo la stagione 2022. Il titolo piloti sia MotoGP che Superbike era qualcosa di mai successo prima, continua la festa rossa per un anno decisamente stellare. Guardando al Motomondiale, Pecco Bagnaia sta vivendo il suo momento di gloria grazie al secondo iride in carriera dopo quello conquistato in Moto2. Ma per il pilota piemontese c’è un altro dilemma verso la prossima stagione mondiale: che numero userà? Terrà il suo #63, adottato quand’è passato in MotoGP, o si spingerà ad usare l’1? Possiamo però dire che in un certo senso sta già facendo le prove col numero da campione…

Bagnaia ci pensa

Manca ancora parecchio all’inizio della prossima stagione MotoGP. Il tempo per decidere c’è tutto, anche se ormai conosciamo la “difficoltà” dei piloti a puntare su quel numero pesantissimo… Ma Pecco Bagnaia a quanto pare vuole fare un tentativo. Nel Mondiale? Decisamente no: in questi giorni ci sarà la 100 km dei Campioni al noto Ranch di Tavullia. Una sfida locale che Valentino Rossi&co ripropongono ormai da anni, chiamando però a raccolta sempre più piloti di calibro internazionale e di svariate specialità a due ruote. L’asso del motocross Gautier Paulin, l’iridato Enduro e futuro dakariano Alex Salvini, il rookie-campione Moto3 e best rookie Moto2 Pedro Acosta, il campione MotoE 2019 Matteo Ferrari, giusto per fare qualche nome. In questa occasione farà la sua prima uscita col numero 1 sulla sua moto, l’ha sottolineato lui stesso via social. Che sia un indizio in ottica 2023?

Bagnaia come Stoner?

Un tempo era scontato vedere il numero 1 sulla moto del campione in carica. Ormai invece è diventato un avvenimento piuttosto raro, soprattutto nel Motomondiale. Pecco Bagnaia oserà davvero puntare sul numero 1? In tanti prima di lui hanno detto di no: l’ultimo è stato proprio il suo predecessore, l’iridato 2021 Fabio Quartararo, che non ha voluto separarsi dal suo #20. Scaramanzia, ma anche questioni di sponsor che ormai legano i piloti al proprio numero. Discorsi che non hanno toccato un certo Casey Stoner: dopo quello che è stato a lungo l’unico iride Ducati, ha disputato il 2008 con l’1 colorato con la sua bandiera australiana. Cosa che ha ripetuto anche nel 2012 dopo il suo secondo titolo, stavolta con Honda. Bagnaia seguirà le orme del suo “maestro Ducati” Stoner o terrà il suo #63? Questo lo sapremo solo più avanti ma chissà, magari la prova al Ranch è abbastanza convincente