MotoGP, Pecco Bagnaia in missione: c’è una maledizione da spezzare

Pecco Bagnaia ha scelto l’1 per difendere il titolo MotoGP. Negli ultimi decenni però solo uno ci è riuscito.

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Pecco Bagnaia, super sfida 2023 (Foto: Ducati Corse)

Prima lo spoiler con una foto pubblicata prematuramente sul sito Ducati (ed in seguito rimossa), poi la conferma ufficiale nel corso della presentazione. Pecco Bagnaia ha scelto il numero più impegnativo, ovvero l’1 del campione del mondo. Accantonato per il momento il suo 63, anche se presente in piccolo nella grafica, il pilota piemontese dà così uno schiaffo alle superstizioni. Ne è passato di tempo da quando è stata fatta questa scelta per l’ultima volta (2012), solo tre piloti l’hanno fatto in MotoGP e pochi altri negli anni più recenti della 500cc. Ma la storia ci dice che è quasi una “maledizione” per chi vuole bissare il titolo.

Prima di Bagnaia

Non l’ha voluto il suo mentore Valentino Rossi, Marc Marquez ha continuato senza esitazione con il suo 93. Stiamo parlando del “terribile” numero 1 del campione del mondo e di due piloti che hanno vinto tanto, ma senza mai volerlo. Arriviamo poi ai due più recenti predecessori di Pecco Bagnaia: Joan Mir, iridato 2020, e Fabio Quartararo, campione 2021, sono andati avanti con i rispettivi numeri nella stagione di difesa del titolo MotoGP. Ma prima di loro c’è chi invece ha voluto togliersi lo sfizio e mettere sulla propria moto il numero di un risultato conquistato duramente. Nel caso del compianto Nicky Hayden è stato il simbolo di quello che è rimasto un titolo mondiale unico nell’attuale categoria regina ed anche nella sua intera carriera. Lui sì che ha voluto il numero 1, ma non è stato il solo: Casey Stoner l’ha utilizzato sia dopo l’iride con Ducati che in seguito a quello conquistato con Honda. Non è stato da meno Jorge Lorenzo, l’ultimo di questa breve lista. A nessuno di loro però ha portato fortuna

Solo uno s’è ripetuto

Di Hayden abbiamo detto, ma nemmeno piloti come Stoner e Lorenzo sono riusciti a ripetersi nella stagione immediatamente successiva a quella dell’iride. Non con il numero 1 sulla propria moto! E non ci sono riusciti in precedenza neppure altri talenti del calibro di Alex Criville, Kenny Roberts jr, Kevin Schwantz, Wayne Rainey. C’è un solo nome che è riuscito in tale impresa: il suo nome è Mick Doohan, campione nel 1997 e capace di ripetersi nel 1998 con l’1 sulla sua Honda. Da allora nessuno ha più spezzato quella “maledizione” e per scaramanzia (ma anche per business) sono in pochi a sceglierlo. Pecco Bagnaia invece ha deciso di piazzarlo sulla sua Desmosedici ed è determinato a ripetersi. Ci riuscirà?