MotoGP, un pilota verso l’addio: “Non posso fare come Valentino Rossi”

Il calendario di 21 gare e le moto sempre più fisiche spingono ad accorciare la longevità sportiva dei piloti MotoGP.

Gran Premio di MotoGP (Ansa)
Gran Premio di MotoGP – Motori.News

La MotoGP richiede sempre più uno sforzo fisico e atletico da parte dei piloti. Negli ultimi dieci anni i prototipi necessitano di forza e un ottimo stato di salute per essere spinti al limite e quindi l’età gioca un fattore predominante. Non è un caso che i costruttori stiano puntando soprattutto sui vivai e i giovani. Ad esempio si è rivelata vincente la nuova filosofia Ducati di “appiedare” Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci per scommettere invece su Pecco Bagnaia, Enea Bastianini e Jorge Martin, oltre ai vari Marco Bezzecchi, Luca Marini e Fabio Di Giannantonio.

La soglia dei 35 anni sembra un limite difficile da valicare e in tal senso Valentino Rossi, ritiratosi a 42 anni, è forse l’ultimo esempio di longevità in classe regina. Nella stagione MotoGP ’23 il più anziano in pista sarà Aleix Espargarò, classe 1989, reduce dalla sua miglior annata nel Motomondiale. In sella alla Aprilia RS-GP22 ha raccolto la prima vittoria in carriera nel GP di Argentina e altri cinque podi (sarebbero dovuti essere sei senza la disattenzione in Catalunya, davanti al pubblico di casa).

L’ultimo contratto di Aleix Espargarò

Aleix Espargaro (Ansa)
Aleix Espargaro – Motori.News

Ha firmato il rinnovo di contratto con la Casa di Noale a cifre superiori al precedente, vincendo il lungo tira e molla con i vertici dell’azienda. Correrà fino al termine del Mondiale 2024, poi quasi sicuramente sarà il momento di dire addio alla carriera di pilota. “In questo momento non mi vedo in MotoGP oltre il 2024. Quello che ha fatto Valentino Rossi è fantastico, ma non credo avrò la forza per fare come lui“, ha ammesso in un’intervista a Motorsport-Magazin.com.

Inoltre sono cambiate non solo le moto, ma anche i calendari, con ben 21 Gran Premi che costringeranno piloti e team a restare fuori casa per due mesi nel finale di campionato, quando le gare saranno concentrate soprattutto in Oriente e a distanza ravvicinata. Le gare sprint aumenteranno intensità e rischi dal 2023.

Nel 2014 Aleix Espargarò ha sposato la sua amata d’infanzia Laura, quattro anni dopo sono nati i gemelli Max e Mia. Il suo sogno è dedicare loro quanto più tempo possibile. Ed è anche vero che una volta toccata la soglia dei 35 anni non è più facile tenere alta la preparazione fisica e recuperare velocemente da un infortunio: “Prima la parte atletica non era molto rilevante nel nostro sport, ma ora siamo fisicamente a un livello estremamente alto e siamo tutti molto attenti a ciò che mangiamo, a come ci alleniamo e a come recuperiamo“.