Novità Honda, Yamaha, Kawasaki e Suzuki: batterie intercambiabili per moto elettiche

Al CES di Las Vegas del 2018 Honda con il suo Benly-e aveva messo in pratica una idea presente nelle teste di molti. Batterie intercambiabili. Ora le quattro case Giapponesi con il progetto “e-Yan Osaka” provano a mettere in pratica il concept.

E’ inutile girarci intorno, il prezzo unito a l’autonomia ridotta e soprattutto la lentezza di ricarica sono il limite più grande oggi allo sviluppo e il successo delle moto e scooter elettrici. Oramai è chiaro che in città sempre più congestionate dal traffico l’utilizzo delle due ruote (bici elettriche, monopattini etc.) possa essere una soluzione di facile applicazione.

Ma in alcune città e con alcuni tipi di lavori le distanze rimangono importanti. Non tutti poi possiedono un garage dove poter parcheggiare e ricaricare di notte il proprio mezzo. Quindi prima di investire milioni in infrastrutture per la distribuzione elettrica su suolo pubblico, non sarebbe fantastico andare in una stazione di servizio e cambiare la batteria del proprio mezzo in pochi secondi?

E’ una scena da film di fantascienza ma la Honda ha lanciato l’idea. Oggi l’università di Osaka in collaborazione con le “big four” delle moto Giapponesi stanno sviluppando un pacco batterie universale da poter utilizzare per i propri mezzi. Ancora non è stato svelato il prototipo ufficiale. Ipotizziamo sia basato sul sistema “Honda Mobile Power Pack” visto appunto al CES di Las Vegas del 2018.

I prototipi saranno messi a disposizione del personale e degli studenti dell’Università di Osaka. All’interno del campus ed in alcuni negozi saranno allestite delle stazioni di cambio batteria. L’idea è di non creare grossi “pacchi batteria” ma più unità piccole facili da maneggiare da sostituire velocemente ogni volta che si esauriscono. Sarà poi cura del punto di scambio ricaricare le celle e farle trovare pronte per i prossimi utilizzatori.

Il test dovrebbe durare un anno e permetterà alle aziende di testare non solo il funzionamento tecnico delle celle ma anche l’user experience per adattare il concetto all’utilizzo su scooter e moto.  Inoltre il fatto che siano convolte tutti i costruttori Giapponesi fa ben sperare. Che la strada intrapresa sia quella giusta e avremo presto degli scooter per la mobilità urbana che potremo ricaricare velocemente in una qualsiasi stazione di servizio?