Nuova Ford Focus RS 2021: addio al progetto, perchè non la vedremo?

La Ford Focus RS di quarta generazione non arriverà mai su strada. Sembra essere questo il verdetto finale riguardo alla supercar di segmento C che doveva arrivare a breve. Inizialmente per il nuovo modello si era parlato del motore 2.3 EcoBoost turbo che, grazie alla tecnologia micro ibrida a 48 V doveva arrivare ad erogare circa 400 CV. L’arrivo di questa versione sembrava fissato per il 2020.

Ultimamente le cose erano cambiate. Il progetto della nuova Ford Focus RS era stato ritardato perchè gli ingegneri della casa stavano sviluppando una versione ibrida plug-in più “green”. Infatti sotto al cofano della RS doveva arrivare un termico da 2.5 litri a ciclo Atkinson unito ad un’unità elettrica. La potenza combinata doveva essere anche in questo secondo caso di circa 400 CV. L’arrivo dell’auto era stato spostato in avanti al 2022-2023.

Le ultime novità dicono invece che la Ford Focus RS, basata sulla quarta generazione delle media americana, non arriverà mai. I motivi sono essenzialmente due. In primis saranno troppi i costi dello sviluppo di un’auto che non garantirà profitti soddisfacenti grazie alle vendite. Inoltre, anche elettrificando il modello, sarebbe stato difficile rispettare le dure normative europee sulle emissioni di CO2.

Pesa infine la crisi del settore auto dovuta al Coronavirus che porterà ad una riduzione degli investimenti nel ramo europeo di Ford. Insomma gli appassionati di supercar dovranno dimenticarsi la possibilità di vedere su strada la nuova Ford Focus RS da 400 CV. L’auto si sarebbe direttamente posizionata nell’Olimpo delle vetture di segmento C da 400 CV insieme all’Audi RS3, alla Mercedes A45 S AMG ed alla BMW M2 Competition.

Grazie alla trazione integrale e ad un’imponente cavalleria le prestazioni sarebbero state entusiasmanti con meno di 4,5 secondi per lo scatto da 0 a 100 e circa 260 km/h di velocità massima. Gli appassionati dovranno accontentarsi della versione ST da 280 CV che dopo il restyling previsto tra 2022 e 2023 potrebbe guadagnare qualche cavallo, ma niente di più.

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