Patente moto sì senza esame ma costerà molto di più: tutto calcolato | Ti fanno spendere il doppio

Nuova procedura per conseguire la patente della moto, ma attenzione, perché le associazioni di categoria, fanno capire ci costa molto di più.

Patente moto
Patente moto – Motori.News

Il Governo ha cambiato la procedura per conseguire la patente di guida A3, ovvero quella con la quale sì possono guidare tutte le cilindrate dei veicoli a due ruote. La riforma prevede l’abolizione dell’esame di guida, visto che bisognerà seguire solo un corso di guida. Le associazioni di categoria però tuonano, dichiarando che la faccenda, verrà a costare molto di più, di quanto ora spende un candidato. Scopriamo meglio la modifica, spiegando anche la ragione delle associazioni di categoria.

Come cambia la procedura per prendere la patente per le moto A3

La riforma delle patenti delle moto è stata inserita nel decreto infrastrutture-bis, che cambia di molto la procedura per prendere la patente A3. La legge ora, stabilisce che per arrivare a prendere tale patente di guida, non è più obbligatorio fare l’esame di guida. Questo sé sì è in possesso della patente A1, ovvero quella che permette la guida, di moto fino a cilindrate 125cc e sì prende a 16 anni. Insieme alla patente A2, ovvero quella che prende a 18 anni e permette di guidare moto con una potenza massima di cilindrata 400cc.

Esame di guida
L’obiettivo è quello di semplificare il conseguimento della patente A3 – motori.news

Sé noi abbiamo già conseguito la patente A1 e A2, possiamo prendere la patente facendo un corso di guida di sole sette ore. Una semplificazione che tutte le parti cercavano, visto che avendo già due patenti, sembrava una ripetizione fare un altro esame pratico. La riforma per il Governo, cerca di ridurre i costi, e semplificare la procedura per la sua consegna. La verità è che questa riforma ha trovato solo critiche, da chi aveva chiesto a gran voce, il cambiamento per arrivare alla patente A3.

Le parole della associazione di categoria Confarca

Le critiche sono arrivate da Paolo Colangelo, presidente della Confarca, la più grande associazione di categoria di autoscuole. Le sue parole sono state:” La nuova norma non ci entusiasma, dato che a nostro avviso, far fare sette ore di guida ad una persona già in possesso di una patente per le due ruote, sembrano un po’ troppe. Il conducente è di fronte ad un cambio di categoria per potenza del veicolo; quindi, questa riforma non porta alla semplificazione sperata”.

Moto guidata da donna
Solo i centauri ci daranno una risposta sulla norma – motori.news

L’associazione Confarca cerca di far capire, che nemmeno a livello economico ci sono dei vantaggi. Questo perché fare delle guide certificate ci andrà a costare di più rispetto a fare solo il singolo esame. Le critiche sono soprattutto per il legislatore che ha fatto la legge, che secondo l’associazione ha commesso gli stessi errori fatti con le patenti auto. La risposta ora spetterà ai futuri candidati per la patente A3, solo loro ci diranno, sé la nuova norma funziona, oppure è solo un costo aggiuntivo per centauri.