Pecco Bagnaia, il momento di rischiare: “Dovrà farlo anche Quartararo”

Pecco Bagnaia ottavo nelle FP2 del GP di Phillip Island. Il vento frena la corsa del pilota Ducati, Fabio Quartararo per adesso è davanti.

Pecco Bagnaia (Ansa)
Pecco Bagnaia – Motori.News

Due Ducati al comando nella prima giornata di prove libere MotoGP a Phillip Island, sono quelle di Johann Zarco e Marco Bezzecchi. Ottavo tempo per Pecco Bagnaia, con i tempi molto ravvicinati e che vedono i primi dieci raccolti in appena quattro decimi di secondo. Il forte vento causa qualche problemino di troppo alla Desmosedici GP22 del 25enne pilota torinese in corsa per il titolo iridato, ma ai box Ducati si lavora per limare i dettagli.

La sfida con Fabio Quartararo entra nel vivo alla vigilia di un turno di qualifiche dove partire davanti sarà fondamentale per l’ascesa sul podio. “Devo rischiare, proprio come lui. Tutti dobbiamo prenderci dei rischi perché è molto importante essere in prima fila. Queste due gare (Australia e Malesia, ndr) non sono le migliori per la nostra moto, ma abbiamo già dimostrato di poter essere veloci su piste dove lo scorso anno abbiamo faticato“. E poi c’è il fattore mentale che influenzerà l’esito del weekend: “Qui adotterò la stessa strategia come nelle ultime gare. Spingi e tira fuori il meglio, senza pensare al campionato“.

Pecco Bagnaia più veloce del vento

Pecco Bagnaia (Ansa)
Pecco Bagnaia – Motori.News

Difficile però non fare i conti anche con la matematica. A tre gare dalla fine ci sono due punti di distacco in classifica, anche il singolo episodio può bastare a decretare il nome del nuovo campione del mondo di MotoGP. Ogni dettaglio sarà fondamentale per fare bottino, a Phillip Island la scelta delle gomme sarà decisiva per il buon esito dei 27 giri di gara. “Su questa pista conta la costanza“, ha osservato Pecco Bagnaia.

Nel primo giorno di prove libere il pilota sabaudo ha concentrato l’attenzione sulla gomma posteriore media, ma sabato si valuterà anche l’opzione hard, visti i tempi interessanti stabiliti da Alex Rins con la mescola più dura. Ma occhi puntati anche al meteo e non solo alla pioggia, caduta improvvisamente tra le FP1 e le FP2, ma riservando condizioni di asciutto al pomeriggio.

A mettere in difficoltà Pecco Bagnaia è il vento che limita un po’ la velocità massima sul rettilineo principale di 900 metri, ma non solo. Già nelle ultime fasi della seconda sessione di prove ha compiuto uno step avanti: “Nei settori 1 e 3 sono molto indietro, nei settori 2 e 4 sono molto veloce. Sappiamo già dove dobbiamo migliorare“. Vietato sbagliare per continuare a rincorrere il grande sogno mondiale, ma in ogni caso vincerà chi saprà prendersi più rischi.