Il prezzo di diesel e benzina tornerà a lievitare nelle prossime settimane. Il motivo è legato a una decisione del governo italiano, la quale sta creando parecchie polemiche fra i cittadini e nelle associazioni in difesa dei consumatori. Che cosa accadrà a partire dal mese prossimo? Ecco tutto quello che è stato deciso nell’ultima riunione del Consiglio dei Ministri.
Benzina alle stelle, ci risiamo. Dopo che negli ultimi mesi il Governo era riuscito a ridurre l’esborso degli italiani a ogni rifornimento, grazie al taglio netto delle accise, ora la situazione potrebbe precipitare sensibilmente. A partire da dicembre, infatti, il Consiglio dei Ministri avrebbe preso una decisione non proprio piacevole per milioni di automobilisti. Che cosa accadrà?
Subito dopo lo scoppio della tensione fra Russia e Ucraina, il costo del carburante – solo per limitarci a elencare questo ambito – è salito vertiginosamente. Il Governo italiano aveva tempestivamente approvato un decreto sul taglio delle accise, il quale aveva consentito uno sconto di circa 30 centesimi al litro a ogni rifornimento di benzina e di gasolio.
La situazione è rimasta immutata – grazie a infinite proroghe – fino a oggi. Ma cosa succederà dal primo dicembre? Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla decisione presa dal Governo nelle ultime ore.
Il prezzo di benzina e diesel tornerà a salire rispetto a oggi, già a partire dai primi di dicembre. Il motivo è legato all’approvazione di un decreto da parte del Consiglio dei Ministri. Cosa sta succedendo? Quali sono le conseguenze per gli italiani? Ecco perché il pieno di benzina sarà notevolmente più caro.
Caro carburanti: la decisione del Governo penalizza milioni di italiani
Il Consiglio dei Ministri intende abbassare lo sconto sul taglio delle accise rispetto a quanto avvenuto negli ultimi nove mesi. Fino al 30 novembre non cambierà nulla, ma dal primo dicembre, invece, ci sarà un sensibile aumento del pieno di benzina e gasolio. Ecco di quanto salirà il prezzo del carburante.
Lo sconto, infatti, non sarà più di 30,5 centesimi al litro, bensì di 18,3 centesimi. In pratica, rispetto a oggi il prezzo al litro di diesel e benzina salirà di oltre 12 centesimi. La mossa è stata spiegata in questi termini:
“Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di accise e IVA sui carburanti e di sostegno agli enti territoriali e ai territori delle Marche colpiti da eccezionali eventi metereologici. Il testo rimodula le aliquote accisa agevolate e conferma la sospensione, fino al 30 novembre 2022, dell’applicazione dell’aliquota di accisa sul cosiddetto ‘gasolio commerciale'”.
Gli sconti, quindi, saranno spostati su un’altra situazione delicata, vale a dire la regione Marche colpita da eventi metereologici importanti.
Con questa decisione, il prezzo del diesel rischia di superare quota 2 euro al litro, già a partire dalla prossima settimana. La benzina costerà un po’ meno, ma si attesterà a 1,90 euro al litro circa, ben al di sopra delle medie degli ultimi mesi.
Gli autotrasportatori, invece, non sono toccati da questa riduzione degli sconti. Essi, quindi, potranno ancora usufruire dello sconto pieno sulle accise, grazie a un regime fiscale diverso.
Moltissime le proteste fra i cittadini e nelle associazioni in difesa dei consumatori. Il Codacons ha definito “inaccettabile” la decisione presa dal Consiglio dei Ministri attraverso questo decreto. Milioni di italiani attendono il testo definitivo del decreto-legge in questione, per capire se effettivamente il carburante tornerà a salire a livelli esagerati.