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Porsche Taycan, la supercar elettrica su base Mission-e

Per i 70 anni di Porsche una novità non del tutto inedita, ma forse inaspettata. Ecco la Porsche Taycan, prima supercar full electric della Casa di Zuffenhausen. L’8 giugno 2018 diventerà quindi una data storica per il marchio tedesco di vetture sportive. Il nome Taycan non è stato scelto a caso, ma significa “puledro veloce”, un simbolo davvero adatto, presente sullo stemma Porsche che sprigiona vigore ed agilità. La Porsche Taycan è stata costruita sulla base del prototipo Mission-e.

Prestazioni da vera supercar che metteranno in seria difficoltà l’egemonia di Tesla nel campo delle vetture elettriche. La potenza della Porsche Taycan è di ben 600 CV ottenuti grazie un sistema composto da due motori a magneti permanenti. Le prestazioni parlano di una velocità massima superiore ai 200 km/h con uno scatto da 0 a 100 km/h in soli 3,5 secondi. Per bruciare lo 0-200, la Porsche Taycan impiega meno di 12 secondi. La linea è quella inconfondibile di Porsche con carrozzeria a 4 porte. L’autonomia (media) della Porsche Taycan è di 500 km anche in condizioni di guida piuttosto sportiva.

Inoltre Porsche ha dotato la Taycan di un sistema di ricarica veloce da 800 Volt che permette di raggiungere l’80% della ricarica totale in soli 15 minuti. La Porsche Taycan sarà solamente la prima di una serie di vetture elettriche che arriveranno entro il 2022. Porsche investirà ben 6 miliardi di euro nella sola mobilità elettrica arrivando ad offrire una versione a batteria o ibrida per ogni modello (anche per la 911).

Lo sviluppo delle nuove tecnologie garantirà ben 1.200 nuovi posti di lavoro con un ulteriore incremento delle vendite. Gli investimenti coinvolgeranno gli stabilimenti produttivi e le catene di montaggio. Tanti euro arriveranno anche al centro di ricerca per sviluppare supercar sempre più potenti e meni inquinanti. Intanto la Porsche Taycan dovrebbe arrivare all’inizio del 2019 con un prezzo d’attacco di circa 200 mila euro. Insomma Porsche per i suoi 70 anni si è davvero proiettata nel futuro.

Giuliano Belfiore