Quartararo sfida il vicino di casa Espargarò: “Può essere anche mio padre…”

Fabio Quartararo e Aleix Espargarò amici nella vita e diretti avversari per il titolo MotoGP. Ma una volta indossato il casco si azzera tutto.

Fabio Quartararo e Aleix Espargaro (foto Ansa)
Fabio Quartararo e Aleix Espargaro – Motori.News

Alla vigilia del Mondiale MotoGP 2022 i bookmakers davano per grandi favoriti per la vittoria del titolo iridato Fabio Quartararo, campione in carica, e Pecco Bagnaia, vice campione e autore di un entusiasmante finale di campionato 2021. Alla pausa estiva, invece, il diretto inseguitore è Aleix Espargarò, vicino di casa di Andorra, i cui figli salutano l’avversario del papà quando si trova a passare a piedi o in bici sulla strada dell’abitazione.

Amici nella vita di tutti i giorni, avversari in pista. Nessuno avrebbe immaginato il pilota di Granollers giocarsela gara per gara, restando incollato a 21 punti dalla vetta. A Noale hanno svolto un lavoro superlativo durante lo scorso inverno, raccogliendo i frutti di un lavoro certosino che va avanti dall’inizio dell’era Rivola, l’a.d. ereditato dalla F1. Aleix Espargarò è stato bravo a mettere a frutto il lavoro svolto dagli ingegneri. E allo stesso tempo sfruttano al massimo le concessioni per proseguire con l’evoluzione della RS-GP22.

La sfida tra Fabio e Aleix

Fabio Quartararo (Ansa)
Fabio Quartararo – Motori.News

Durante la conferenza del giovedì ad Assen Aleix Espargarò ha avuto un ritardo con il trasporto aereo e ha dovuto saltare l’appuntamento con i media. A quel punto il pilota ufficiale della Yamaha, Fabio Quartararo, ha videochiamato il rivale Aprilia suscitando una montagna di risate. Come ci si sente ad affrontare un compagno in una sfida mondiale? “Sinceramente da parte mia è molto facile“, ha detto Quartararo a Speedweek.com. “Non appena metto il casco potrebbe essere mia madre, mio ​​padre o mio fratello, ne ho solo uno davanti a me da battere“.

Una volta in sella alla moto si azzerano momentaneamente affetti e vita quotidiana, l’obiettivo è vincere. “Credo che tutti abbiamo tanto rispetto reciproco perché sappiamo quanto sia pericoloso il nostro sport“, ha aggiunto El Diablo. “Ma poi, naturalmente, ci sono persone con cui trovi più facile parlare e con cui hai un ottimo rapporto“.

Ma nella corsa al titolo MotoGP non c’è spazio per i sentimenti, gli avversari sono piloti da battere in velocità e astuzia: “È molto facile per me passare dal bravo ragazzo al vero combattente quando indosso il casco“, ha concluso il campione di Nizza. E già a cominciare da Silverstone cercherà di rimettersi subito in modalità leader.