Sciopero dei benzinai, tutti di corsa a fare il pieno: ecco quando rimarremo a secco

Lo sciopero dei benzinai preoccupa tutti i consumatori d’Italia, in particolare coloro che si spostano giornalmente in auto per motivi di lavoro o per andare all’università.

Sciopero dei benzinai
Sciopero dei benzinai- Motori.News

Se ne parla già da diverse settimane, ma adesso la data dello sciopero si avvicina sempre di più e svaniscono tutte le speranze che questo venga annullato. 

Almeno una volta l’anno i benzinai dichiarano guerra allo Stato, soprattutto quest’anno non avrebbero potuto fare altro, dopo che l’aumento del prezzo dei carburanti ha causato soltanto disastri.

Situazione fuori controllo per tutti i benzinai italiani

La situazione piano piano è sfuggita di mano a partire dall’inizio dell’anno. Poi è arrivato il colpo di grazia a causa della guerra Russia Ucraina, a quel punto i prezzi sono diventati insostenibili.

La benzina e il diesel oggi superano i €2 al litro e probabilmente arriveranno anche ai €2,50 entro la fine del mese di dicembre. Il governo Draghi inizialmente aveva attivato il taglio delle accise cercando di contenere le spese dei cittadini italiani.

La situazione piano piano sembrava essere tornata alla normalità, o quasi. Poi è successo nuovamente qualcosa che ha stravolto le vite di tutti. Il Governo Meloni che aveva tanto promesso agli italiani aiuti e sostegni ha stabilito il taglio dello sconto sulle accise.

Così se prima sul carburante veniva applicato uno sconto di 0,30 centesimi di euro, oggi si tratta di soltanto 0,15 centesimi in meno. Tutto questo, a partire dall’1 di dicembre, probabilmente perché il Governo Meloni ha la necessità di riempire nuovamente le casse dello Stato in fretta.

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Eco perché i benzinai hanno indetto lo sciopero

In questo modo la situazione è diventata parecchio testa e pesante per tutti. Ma attenzione perché lo sciopero indetto dai benzinai non ha questa causa ma un’altra ben diversa. Ad essere coinvolti sono tutti o quasi tutti i distributori di carburante presenti sulle autostrade italiane.

La maggior parte di questi distributori versano in condizioni penose, richiedono interventi di manutenzione e ristrutturazione rapidi e importanti per tornare a lavorare in sicurezza. A parlare di tutta questa situazione erano stati i gestori Anisa, Faib e Fegica.

Era stato deciso che gli interventi di ristrutturazione di tutte le stazioni di servizio sulla rete autostradale sarebbero avvenuti in pochi giorni, nel corso dei quali i benzinai non avrebbero lavorato ma avrebbero comunque ricevuto lo stipendio.

Invece le stazioni di servizio sono state chiuse, per forza di cose, i lavori non si sono svolti e i benzinai non sono stati pagati. Ecco perché dal 13 dicembre al 16 dicembre le stazioni di servizio di tutte le reti autostradali italiane rimarranno chiuse, causa sciopero.