Sospensione della patente per chi usa il cellulare alla guida

Giro di vite, ed è proprio il caso di dirlo, per chi ha la brutta abitudine di usare il cellulare mentre è alla guida di un veicolo. Un gesto che dal 2015 in poi ha provocato un aumento dei morti dovuto proprio ai numerosi incidenti stradali.

Così, per aumentare la sicurezza sulle strade e cercare di evitare più sinistri possibili, il Governo starebbe pensando ad una norma da inserire nel Codice della Strada. Ricordiamo che, attualmente, gli automobilisti beccati con il cellulare alla guida sono punibili con una multa (dai 160 ai 646 euro) e con la decurtazione di 5 punti dalla patente.

La modifica pensata dal Governo, invece, cancellerebbe le sanzioni scritte poc’anzi, facendo posto ad una sospensione della patente per un tempo che andrebbe da uno a tre mesi. La sospensione per chi usa lo smartphone senza auricolari o Bluetooth scatterebbe immediatamente, senza tolleranze.

Su questo argomento, come riporta La Stampa, il vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini ha dichiarato: “Il cammino del nuovo codice della strada – è finalmente ripreso al Senato, dov’era rimasto fermo per la mancata copertura finanziaria di alcune voci. Ora è ripartito, ma abbiamo fatto una considerazione: potremmo intervenire con un decreto già a maggio, per anticipare quelle che sono le due grandi emergenze da affrontare il più rapidamente possibile”. Dunque, una disposizione importante che dimostra come sia stato trovato una sorta di accordo tra Ministero dell’Interno e dei Trasporti.

Ma non è finita qui: oltre a questa nuova norma, il Codice della Strada vedrebbe ancora qualche modifica. Una di queste interesserebbe l’evasione assicurativa, con i varchi Ztl, autovelox e tutor che potrebbero essere usati per rilevare a distanza i trasgressori. Le novità, comunque, riguarderebbero anche: la facilitazione delle procedure di notifica dei verbali di contestazione, diversi accorgimenti su targhe e contrassegno di immatricolazione dei veicoli stranieri, la revisione dei trasporti eccezionali e l’attuazione della misura relativa al sequestro del veicolo che ha evitato il pedaggio autostradale

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