Chi è in possesso di un Suv deve stare attento a non imbattersi in una banda particolare e ritrovarsi con le ruote sgonfie o addirittura distrutte. Ecco il perché di questi atti.
Molti di noi abbiamo come sogno quelli di guidare un Suv e a volte facciamo molti sacrifici per far in modo di acquistarne uno e finalmente realizzare il sogno di entrare in possesso di questo veicolo.
Con il termine Suv indichiamo l’acronimo di Sport Utilily Vehicle, e indichiamo una particolare categoria di vetture con l’assetto rialzato e di solito con la trazione integrale. A sua volta si divide in quattro categorie: Urban, Compact, Large e Premium.
Suv: ecco a cosa bisogna stare attenti se si è in possesso di un veicolo del genere
A volte i Suv vengono confusi con le Station Wagon, basti pensare che il primo modello di Suv realizzato risale al secondo dopoguerra e si tratta di un fuoristrada chiamato Willy Wagon che altro non era che una sorta di station wagon rialzata e dotata di trazione integrale.
Anche se in inglese con il termine Suv si indicano le fuoristrada, in Italia si tende a distinguere i due tipi di auto e si fa molto confusione sul fatto di capire se effettivamente un veicolo sia un vero e proprio Suv.
Questi veicoli, grazie alla robustezza e alle dimensioni sono considerati tra i più sicuri rispetto la media ma questo non è affatto vero perché in caso di incidente le conseguenze potrebbero essere peggiori.
Per via del grande volume, chi è all’interno dell’auto e gli altri veicoli convolti nel sinistro stradale potrebbero ritrovarsi schiacciati dalla grossa mole del Suv anche se negli ultimi crash test, ha dimostrato più resistenza del solito.
Inoltre, un vero e proprio pericolo riguarda i pedoni, mentre con le utilitarie qualora fossero investiti, nel migliore dei casi l’incidente potrebbe coinvolgere il ginocchio con il Suv invece urterebbero il bacino.
Ma oltre questi motivi c’è uno che in questi mesi sta diventando una vera e propria lotta contro questa tipologia di veicoli ed ha a che fare con l’ambiente e con l’ecologia e la tutela del pianeta.
I problemi ambientali
I Suv, così come altre tipologie di auto, di solito vengono alimentate con il diesel e questo provocherebbe un disagio riguardo le tematiche dell’inquinamento perché il gasolio è risultato dannoso per l’ambiente.
Per questo motivo secondo alcune stime sembrerebbe che entro una decina di anni saranno quasi completamente eliminati i mezzi di trasporto che prevedono come carburante l’uso del diesel.
Proprio per questo motivo i proprietari di questi macchinoni devono stare attenti a non incorrere in una banda che potrebbe rovinare la propria auto e far di conseguenza spendere molti soldi per la manutenzione.
Stiamo parlando del collettivo The Tyre Extinguishers che ha ufficialmente dichiarato guerra a questa tipologia di veicoli giurando di trovare il modo di sabotare ogni auto di questa tipologia che avrà sotto gli occhi.
Di questo collettivo fanno parte gli ambientalisti che durante la notte agiscono facendo danni alle ruote delle auto in questione in quanto considerano responsabili dell’inquinamento i proprietari del mezzo di trasporto.
Secondo un articolo di Boomerang, al momento il gruppo avrebbe messo in saccoccia 6.500 colpi circa senza però eseguire colpi violenti. Quello che il collettivo fa è sgonfiare le ruote agendo sulla valvola di gonfiaggio.
Il messaggio del collettivo
Questo provocherebbe un disagio e il conducente dell’auto si troverà costretto a chiamare il carroattrezzi e a dover sostituire la sua ruota o trovare l’officina più vicina per gonfiarla nuovamente.
Questi episodi si stanno diffondendo in tutte le parti del mondo sin da dove il tutto è partito, quindi dagli Stati Uniti fino in Nuova Zelanda senza escludere i paesi europei dove si sono registrati molti casi.
Ma i colpevoli lasciano anche un messaggio al proprietario del Suv. Dopo aver operato tiene a far sapere come mai hanno fatto quel gesto senza scontrarsi direttamente con il conducente.
“Abbiamo sgonfiato uno o più dei tuoi pneumatici” – c’è scritto sul volantino che viene lasciato sotto il tergicristallo – “Non arrabbiarti e non prenderla sul personale, non sei tu il problema, è la tua macchina…”.
Secondo il collettivo queste azioni servono per sensibilizzare la gente e l’opinione pubblica sull’argomento e questo fenomeno si sta espandendo a macchia d’olio a tal punto che anche altre organizzazioni si sono mosse per via delle politiche ambientali creando non pochi disagi duranti eventi sportivi molti importanti.