Dietro il successo di Pecco Bagnaia c’è anche lo zampino di Valentino Rossi. Il campione della Ducati sottolinea l’importanza del suo maestro.
Pecco Bagnaia è pronto a ripetere l’impresa iridata dopo il successo del 2022. E’ il primo campione italiano della MotoGP dai tempi di Valentino Rossi nel 2009. Ironia della sorte il Mondiale è stato riconquistato proprio da uno degli allievi del Dottore, a dimostrazione del grande lavoro svolto con la VR46 Academy. Tra i due c’è stato un contatto costante durante i weekend di gara, sicuramente un grande aiuto morale e psicologico per il giovane pilota piemontese della Ducati.
In un’intervista a GQ il neo laureato campione della classe regina sottolinea quanto sia stata importante la presenza di Rossi nella sua vita. “La presenza costante di Valentino, per me, è stata molto importante. E lo è ancora. In effetti, penso di poter dire che ha fatto la differenza con i miei avversari. Vale è un maestro che nel tempo è diventato un amico, ma soprattutto è stato un esempio da seguire“. Con la sua esperienza da pilota ha saputo dargli consigli importanti prima delle gare e “in tutti gli aspetti che riguardano il nostro lavoro“.
Pecco Bagnaia e l’esempio di Valentino Rossi
La collaborazione tra i due campioni continuerà ancora a lungo. A Pecco Bagnaia il merito di aver portato il primo titolo MotoGP in Academy, sperando che sia solo il primo di una lunga serie, considerando che in Top Class militano anche i suoi amici Franco Morbidelli, Luca Marini e Marco Bezzecchi. “Anche oggi se ho bisogno posso rivolgermi a lui, e lui risponde pescando qualcosa dalla sua infinita esperienza. Cerco sempre di sfruttare al massimo questa opportunità“.
Il prossimo obiettivo è riconfermarsi e magari aprire un ciclo vincente sull’esempio del suo mentore, anche se la MotoGP di oggi è ben diversa rispetto a dieci anni fa. Ora in un secondo sono raccolti dieci o più piloti, è il dettaglio a fare la differenza. “E’ uno sport fatto di grandi cicli: dopo i fortissimi italiani che si sono imposti a fine anni ’90 e inizio 2000, sono arrivati gli spagnoli“, ha aggiunto Pecco Bagnaia. “Ora noi italiani stiamo tornando, siamo di nuovo in tanti ad andare forte: io, Bastianini, Franco Morbidelli, Luca Marini, Marco Bezzecchi, Fabio di Giannantonio, siamo cresciuti tutti insieme e siamo davvero forti“.
Poco conta se il pilota di Chivasso non sarà mai un personaggio carismatico come Valentino Rossi. Anche questo, a suo dire, è un segno dei tempi che cambiano. “Certi discorsi mi sembrano fuori dal tempo: io, per esempio, sono fatta in un certo modo, posso sembrare chiuso se mi guardi da un certo punto di vista, e forse lo sono davvero“. Ma ciò non toglie che saprà conquistare i tifosi a suon’ di vittorie…