Vive in un camper isolato dal mondo da 30 anni senza luce né gas: ecco il motivo

Da 30 anni vive in un camper isolato dal mondo, senza gas e luce per dare risposta a uno dei più grandi misteri della storia.

Vive in un camper isolato
Vive in un camper isolato – Motori.News

Immaginiamo di stare seduti per 30 anni in riva a un lago a guardare la superficie dell’acqua, cercando di catturare il minimo movimento sospetto in una fotografia.

Steve Feltham ha venduto la casa, ha lasciato la fidanzata, si è trasferito sulle rive del lago e ha continuato a fissare la superficie dell’acqua, convinto che ci fosse qualcosa.

Sarà stato anche un pesce gatto gigante, ma si tratta comunque di una creatura che ha catturato l’immaginazione di milioni di persone per secoli. Vediamo la storia di quest’uomo che vive in un camper isolato dal mondo.

La storia dell’uomo che vive da 30 anni in un camper isolato dal mondo

In pochi conoscono la storia di Feltham. La sua biografia è piuttosto scarna. Riassumendo, nel 1970 va in vacanza con la famiglia nelle Highlands e rimane affascinato dai racconti degli scienziati che cercavano nelle lagune di risolvere il mistero di Nessie.

Camper isolato dal mondo
Vista del lago – Motori.news

Tornò in Scozia l’anno successivo per cercare nuovamente il mostro di Loch Ness. Nella vita reale aveva una casa, un lavoro e una fidanzata.

Ciò fino al 1991, quando decise di abbandonare casa, lavoro e fidanzata per dedicarsi a tempo pieno alla ricerca del mostro.

All’inizio viaggiò su e giù per il lago in una casa ricavata da una vecchia biblioteca mobile e poi decise di fermarsi definitivamente a Dores Beach.

Risolverà mai l’enigma Nessie?

Nel 1992, la BBC si interessò alla vicenda e trasmise un documentario sulla storia di Feltham. Questo documentario fu un punto di svolta.

Molte persone che lo avevano visto vennero a conoscenza di Steve Feltham e si recarono a Dores per incontrarlo e acquistare le sue piccole statue, unica fonte di sostentamento da 30 anni.

A distanza di un trentennio, i giornalisti interpellano ancora Steve poiché lo considerano uno dei maggiori esperti di Nessie.

Qualche anno fa dichiarò di non credere più all’esistenza di questo animale preistorico. Secondo lui si tratta di un enorme pesce gatto.

Indipendentemente dalle ipotesi, sul Lago di Loch Ness il mistero da risolvere resta, almeno fino a quando non verrà catturato il pesce gatto.

Sono troppi gli avvistamenti durante gli anni da essere tutti bollati come allucinazioni collettive, ombre marine o quant’altro.

Probabilmente Steve non riuscirà mai a dare una soluzione all’enigma Nessie. Ma almeno la sua storia rimarrà impressa nella sua biografia.