Un errore banale alla corsia del Telepass potrebbe portare a una multa di 1.734 euro. Di che errore si tratta?
Il Telepass è uno strumento di pagamento elettronico usato in Italia ma anche altrove in Europa, soprattutto per i pedaggi autostradali.
È un piccolo dispositivo da posizionare sul parabrezza del veicolo e che consente agli utenti di pagare i pedaggi senza fermarsi obbligatoriamente alle casse manuali o automatiche.
Ricevuto il dispositivo a seguito della registrazione tramite una banca o sul sito Web della società, va attivato seguendo le istruzioni da parte dell’operatore.
Nel momento in cui si attiva, il Telepass può essere usato immediatamente per pagare i pedaggi e per altre funzioni.
Telepass: a chi è utile?
Il Telepass è molto utile agli automobilisti che viaggiano quasi giornalmente in autostrada, in quanto fa guadagnare il tempo che di solito si perde alle code della casse manuali o automatiche.
Inoltre, il dispositivo può essere utilizzato per il monitoraggio dei consumi di carburante, per ottenere sconti e pagare la benzina e il parcheggio nelle stazioni ferroviarie, nelle aree urbane, negli aeroporti e in altre zone di sosta.
1734€ di multa al Telepass: questo errore può costare caro!
Il Telepass funziona utilizzando un sistema di comunicazione Wi-Fi tra un dispositivo montato sul veicolo e un’antenna situata all’ingresso o all’uscita di un parcheggio o dell’autostrada.
Quando un veicolo dotato di questo dispositivo passa sotto l’antenna all’ingresso di un parcheggio o di un’autostrada, il dispositivo manda un segnale radio che l’antenna rileva, con l’ingresso del veicolo che viene registrato.
All’uscita, il passaggio del veicolo sotto l’antenna attiva il dispositivo, il quale invia di nuovo un segnale, l’antenna registra l’uscita del veicolo, invia i dati al centro di controllo e la sbarra si alza.
Se qualcosa va storto e la sbarra non si alza quando si attraversa, non bisogna assolutamente fare marcia indietro. Questo può interrompere la comunicazione tra antenne e dispositivo.
L’articolo 176 del CdS stabilisce che “la retromarcia è vietata sulle autostrade, sulle strade principali extraurbane e sui tratti di strada segnalati da appositi cartelli“.
Violare questa norma significa rischiare una sanzione amministrativa da 431 a 1.734 euro e la perdita sulla patente di 10 punti.
L’unica cosa da fare è premere il pulsante all’esterno della colonnina per chiedere aiuto e attendere che il personale dia le dovute istruzioni.