Coronavirus: crollano le vendite auto in Italia a marzo, – 85,4%

Sono calate di un – 85,4% le vendite auto in Italia nel mese di Marzo per causa dell’epidemia da Coronavirus. Il crollo era nell’aria vista la totale chiusura delle attività non strettamente necessarie per la quotidianità tra cui i punti vendita auto. Molte concessionarie avevano comunque già deciso di chiudere per evitare contagi da Coronavirus e per lo scarso giro di visitatori iniziato già alla fine del mese di Febbraio.

I dati che presentiamo, e che potete vedere con i vostri occhi tramite il link sottostante, sono quelli ufficiali forniti da Unrae. Il calo è stato dell’85,4% ed ha interessato tutti i costruttori.

http://www.unrae.it/dati-statistici/immatricolazioni/4939/immatricolazioni-di-autovetture-per-marca-marzo-2020

La Casa Costruttrice che ha riscontrato un calo percentuale delle vendite peggiore è Ssangyong (-93,80%) seguita da Smart (-93,02). La Casa coreana tuttavia non rappresenta una grossa fetta delle vendite nel mercato italiano. Dati dal peso decisamente maggiore sonno quelli che riguardano Fiat, Opel e Lancia/Chrysler. La Fabbrica Italiana Automobili Torino subisce un calo percentuale del -91,18% ovvero passa dai 31.679 esemplari venduti in Marzo 2019 a solamente 2.794 in Marzo 2020. Così come Opel, (-92,55%) che passa dagli 11.059 esemplari dello scorso Marzo ai soli 824 in Marzo 2020. Altro crollo rilevante lo subisce Lancia/Chrysler (-91,55%) passando così da 6.080 a 514 esemplari venduti nello stesso periodo di tempo a distanza di un anno.

Anche Volkswagen non se la passa bene subendo un calo del -86,83%. Stessa sorte per Dacia e Renault che scendono rispettivamente del -86,03% e -86,10%. Stangata anche per Alfa Romeo che chiude il mese con un -88,88%.

Le rimanenti Case si attestano ad una perdita che va dal -60% al -90%. Le uniche eccezioni che si “salvano” degne di nota sono Kia (-59,05%) che passa da 3.966 a 1.624 esemplari venduti e Suzuki (-57,49%) che vede le vendite passare da 2.842 esemplari a 1.208. Sempre al di sotto del 60% sono i cali percentuali di alcuni Marchi di nicchia o di lusso che tuttavia nella globalità del mercato rappresentano una parte infima.

In controtendenza sono i dati per Tesla che in un crollo incredibile mai visto prima chiude il mese di Marzo con un inaspettato +57,62, che in esemplari venduti si traduce in 424.

Ecco i dati relativi ai 50 modelli più venduti in Italia a Marzo. Il calo dovuto al Coronavirus risulta ancora più evidente se confrontiamo i dati con i mesi precedenti. Il modello più venduto è la Fiat Panda (che per inciso è l’unica a raggiungere un numero a quattro cifre) la quale segna 1.188 esemplari venduti. Al secondo posto si trova la Renault Clio con 806 vetture consegnate. Chiude il podio la Dacia Duster con 761 esemplari venduti.

http://www.unrae.it/dati-statistici/immatricolazioni/4937/immatricolazioni-in-italia-di-autovetture-e-fuoristrada-top-50-modelli-marzo-2020

Ecco invece i dati stilati in base all’alimentazione del veicolo. Il calo coinvolge tutte le diverse categorie fatta eccezione per l’elettrico che non solo non subisce un decremento ma addirittura rileva una crescita. Questo grazie ai modelli Tesla Model 3, Model S e Model X che rappresentano la fetta più grande delle vendite. Batoste ripetute invece per i diesel che pur rimanendo l’alimentazione prediletta per l’italiano medio, oltre al calo dovuto ai continui divieti di circolazione subisce e non poco l’effetto Coronavirus.

http://www.unrae.it/dati-statistici/immatricolazioni/4933/top-10-per-alimentazione-marzo-2020

Con questi dati la crisi dell’auto in Italia si è dimostrata davvero profonda. Il dato non cambierà molto anche nel mese di Aprile visto che sono previste le stesse chiusure “obbligate” almeno sino a Pasqua. I dati in netto rosso causa Coronavirus determineranno un netto calo delle vendite auto sull’intero anno. I dati potrebbero portare agli anni più bui post crisi del 2008. Dai circa 2 milioni di auto vendute in Italia lo scorso anno potremmo passare a circa 1,2-1,3 milioni quest’anno. Tutto dipenderà dal proseguo della fase di contagio. Continuate a seguirci.